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Tlc, la connettività non basta più: sono i servizi IT la gallina dalle uova d’oro



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Secondo Analysys Mason da qui a 5 anni i ricavi da banda ultralarga saranno modesti mentre promette bene la componente digital. A patto però di mettere in campo risorse per lo sviluppo di servizi avanzati. Determinante la questione prezzi per aumentare l’arpu. Il punto della situazione a Telco per l’Italia il 26 giugno a Roma

Pubblicato il 17 mag 2024



Analysis Mason

Nei prossimi cinque anni la connettività, da sola, non sarà in grado di sostenere una crescita significativa dei ricavi delle divisioni business to business degli operatori di telecomunicazioni. Il contributo di questo settore sarà infatti segnato da una crescita modesta se si prendono in considerazione i player più affermati sul mercato, con un aumento contenuto del numero di connessioni, mentre a contribuire in modo decisivo agli aumenti del fatturato potranno essere gli investimenti nelle capacità dei servizi IT. La previsione è firmata Analysis Mason ed è basata sull’analisi dei dati del suo “Business revenue tracker 2023”.

La centralità dei servizi IT per i ricavi delle telco

Secondo i dati elaborati da Analysis Mason sono infatti proprio i ricavi che provengono dai servizi IT ad accrescere progressivamente il proprio peso nella composizione complessiva dei fatturati delle telco: “Investire per essere in grado di fornire servizi gestiti e professionali insieme ai servizi IT – spiega la società di consulenza – consentirà agli operatori di andare oltre la semplice rivendita di prodotti IT dei fornitori e aumenterà i loro margini. Questo è un approccio che molti operatori stanno perseguendo”.

Servizi IT al centro delle acquisizioni

Proprio questa dinamica ha influito in modo determinante sulle strategie di M&A degli operatori: se prima del 2022 al centro delle attività delle telco in questo campo c’era la connettività, che aveva rappresentato più di un quarto di tutte le operazioni in questo ambito dal 2017 con l’obiettivo di guadagnare quote di mercato ed espandere la copertura geografica, ora i fari si sono spostati su cloud e sicurezza, nell’ottica di incrementare il fatturato derivante dai servizi IT.

Le dinamiche per acquisizioni e merger

Una dimostrazione di questa strategia viene dal fatto che, stando al “Business-services-related M&A tracker” di Analysis Mason, nonostante un calo delle operazioni di M&A nel 2023 rispetto al 2022, il numero di quelle che riguardano il cloud è rimasto stabile e quelle nel campo della sicurezza sono aumentate, fino a rappresentare insieme la metà delle operazioni di M&A delle telco. A soffrire del segno meno, in pratica, sono state le operazioni di fusione e i takeover incentrati sulla connettività.

La centralità dei servizi gestiti e professionali

Un altro cambiamento rilevante rispetto al passato, secondo Analysis Mason, è il fatto che anche le acquisizioni nel ramo IT sono cambiate nel corso del tempo: se prima del 2020 le telco cercavano soprattutto operazioni che consentissero loro l’accesso a tecnologie utili a offrire nuovi servizi commerciali, in tempi più recenti il focus si è spostato sull’acquisizione di aziende che consentano loro di offrire servizi più gestiti e professionali, privilegiando le realtà di piccole dimensioni per ridurre l’impatto sulla crescita dei ricavi a breve termine e per offrire un portafoglio di soluzioni sempre più ampio di servizi IT.

I dati del report sul 2023

Secondo la rilevazioni di Aalysis Mason i ricavi commerciali degli operatori sono cresciuti in media del 3,5% su base annua nel 2023, e rappresentano il 26% dei ricavi delle telco. “I precedenti investimenti degli operatori nella fornitura di servizi IT – spiega la ricerca – hanno contribuito a compensare il rallentamento dei tassi di crescita dei ricavi dei servizi di connettività causato da un contesto economico difficile”.

La crescita dei ricavi nel 2023 ha segnato un ritmo molto più lento rispetto al 2022 (3,5% contro il 7,0%), con le imprese che hanno subito pressioni per ridurre le spese: “Questo avrà portato almeno alcune aziende a rimandare i loro piani di aggiornamento dei pacchetti di telecomunicazioni o IT- spiega la società di consulenza – mentre la maggior parte degli operatori non è stata in grado di attuare aumenti di prezzo efficaci per la clientela business, nonostante l’inflazione elevata”.

A dimostrazione di questa dinamica Analysis Mason cita il fatto che l’Arpu della telefonia mobile aziendale e l’Arpu della connettività fissa aziendale “sono aumentati rispettivamente solo dell’1,2% e dell’1,4% su base annua nel 2023, un valore nettamente inferiore al livello dell’inflazione”.

Telco per l’Italia il 26 giugno a Roma

Sul tema della redditività dei servizi e della monetizzazione degli investimenti faremo il punto in occasione di Telco per l’Italia, il summit di CorCom in programma il 26 giugno a Roma. Qui per agenda e iscrizione

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