Il 2024 sarà caratterizzato per gli operatori delle telecomunicazioni da una crescita sostenuta dei ricavi nel business to business, come conseguenza degli investimenti effettuati nel corso del tempo sui servizi IT. A evidenziarlo sono le previsioni di Analysys Mason, secondo cui è arrivato il momento di un’inversione di tendenza dopo la diminuzione – in termini reali – del fatturato delle telco in ambito B2B che aveva caratterizzato gli ultimi anni.
Gli investimenti in competenze e partnership
A consentire questa nuova prospettiva di crescita, secondo la ricerca di Analysys Mason, sono i “diversi anni di investimenti in nuove competenze informatiche e partnership” che hanno caratterizzato le strategie degli operatori, insieme ai loro sforzi per espandere le offerte.
“Il calo dei ricavi, determinato dalla migrazione dai servizi di connettività tradizionali – spiega il report – è ormai ampiamente assorbito dal sistema. Questo lascia la strada libera a servizi come la sicurezza, il cloud e l’IoT, che continuano a crescere a due cifre, per fare la differenza nei bilanci degli operatori”.
Il peso determinante dei servizi IT
I servizi IT, secondo le rilevazioni citate da Analysys Mason, sono già passati dal 20% dei ricavi B2B di un operatore medio nel 2017 a oltre il 30% nel 2022/23 e si prevede un ulteriore aumento nel 2024. Proprio questi servizi IT “spingeranno i tassi di crescita dei ricavi B2B complessivi a un livello superiore a quello raggiunto dai ricavi consumer, che sono ancora trainati principalmente dai servizi voce, connettività e TV”, evidenzia la ricerca.
Verso il futuro: 5G aziendale e AI
Se nel panorama attuale a guidare la crescita dei ricavi per le telco sono i servizi IT che possono essere considerati ormai “consolidati”, come la sicurezza il cloud e l’Internet of Things, guardando al futuro ad alimentare in modo progressivamente più sostenuto i fatturati saranno secondo Analysys Mason le reti private, il 5G aziendale, l’intelligenza artificiale e i servizi edge: “Nessuno di questi è una panacea da solo – spiega la ricerca – ma in aggregato possono consentire agli operatori di posizionarsi come fornitori di soluzioni più olistiche e di creare una gamma più ampia di prodotti e fonti di reddito”.
Piani a breve e a lungo termine
Dallo scenario emerge che molti operatori sono già ben posizionati per sfruttare lo slancio dei servizi IT: per loro, secondo Analysy Mason, la sfida da cogliere sarà adesso quella di “trovare il giusto equilibrio tra la crescita a breve termine, estendendo i servizi IT consolidati a un maggior numero di clienti, con particolare riguardo alle Pmi”, e i piani a più lungo termine per i nuovi servizi aziendali, che in prospettiva “possono sostenere una crescita continua”.