Tlc, nel retail “la festa è finita”. Il futuro è nel mobile broadband e servizi dati

Analysys Mason: sempre più risicati i margini di profitto per le telco europee. L’asse del business si sposta verso la mobility e le applicazioni. Ma per la sostenibilità nel lungo periodo bisognerà mettere a punto offerte ad hoc

Pubblicato il 24 Set 2010

Il giro d’affari delle aziende telecom retail in Europa
occidentale continuerà a restringersi (del 5% tra il 2010 e il
2015), ma gli operatori possono rafforzarsi concentrandosi su due
importanti aree di crescita: la banda larga mobile e i contenuti e
servizi dati.

Le indicazioni arrivano dall’ultimo studio di Analysys Mason:
“La festa è finita: non c’è spazio per crescere nei servizi
di telecomunicazione retail in Europa occidentale”, afferma
Rupert Wood, Principal analyst della società di advisor e
co-autore del report “The Western European telecoms market:
trends and forecasts 2010-2015”. “Gli utenti finali non sono
disposti a pagare tariffe mensili più alte”.

Secondo Analysys Mason, l’affermazione del modello di
tariffazione flat ha portato i consumatori ad aspettarsi che le
loro bollette restino invariate ed è sempre più difficile per gli
operatori guadagnare dai nuovi servizi mentre perdono entrate da
quelli tradizionali. Per questo il co-autore dello studio Yanli
Suo-Saunders, Senior analyst e leader del programma di ricerca
Mobile Broadband di Analysys Mason, consiglia agli operatori mobili
di puntare sulle due aree di crescita del mobile broadband e dei
contenuti/dati.

“La domanda per questi servizi aumenterà: saranno sempre più
diffusi e utlizzati e le funzionalità dei terminali è destinata
solo a migliorare. Tariffe differenziate permetteranno agli
operatori di guadagnare dagli utenti di smartphone di fascia alta e
al tempo stesso di incoraggiare l’adozione del servizio su fasce
più basse”, spiega Suo-Sanders.

“Il modo migliore per difendere le entrate retail fisse nel lungo
ternine è di mettere la banda larga al centro della proposta al
consumatore”, aggiunge Wood. “Tenere le tariffe voce
artificialmente alte o separate dalle tariffe per la banda larga
apporta benefici solo temporanei sul livello delle entrate e invece
nel lungo termine spinge all’abbandono dei servizi su linea
fissa”.

Lo studio sostiene che le telco dovrebbero concentrarsi in questo
decennio soprattutto sull’efficienza: condivisione delle reti e
dei rischi, consolidamento, convergenza e outsourcing saranno le
parole d’ordine nelle strategie degli operatori. Ad oggi non si
sono create molte nuove importanti fonti di revenue, ma la
fidelizzazione e la fiducia del cliente, e l’utilizzo dei tanti
dati su questi ultimi in mano alle telco, permetteranno alla fine a
nuovi flussi di entrate di emergere.

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