LO SCENARIO

Tlc, quest’anno la crescita dei ricavi sarà più difficile: sfuma l’effetto inflazione



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L’aumento dei prezzi sarà più basso rispetto al biennio 2022-2023 e dunque non saranno possibili ulteriori aggiustamenti. E secondo Analysys Mason i consumatori non sono disposti a affrontare ulteriori spese. Sempre più urgente la messa a punto di strategie orientate sui servizi a valore. Ecco come stanno procedendo 12 fra i top player mondiali

Pubblicato il 17 lug 2024



Tlc Analysys Mason

Servizi digitali a valore aggiunto, integrazione dell’intelligenza artificiale nei prodotti e servizi offerti: è questa la strategia che molte telco perseguono per riuscire ad alimentare una crescita continua dei ricavi. Fare affidamento sul rialzo dei prezzi spinto dall’inflazione, come nel 2022 e nel 2023, non è possibile nel 2024: gli aumenti saranno molto più bassi e i clienti sono meno disposti a tollerare gli incrementi. Con l’inflazione in calo, quest’anno una strategia globale di crescita delle entrate che non si basi solo sulla connettività è più importante che mai.

È quanto si legge in un articolo di Analysys Mason basato sul suo ultimo report che esplora le strategie di crescita dei ricavi di 12 operatori, classificati in base al punto di attenzione centrale delle loro iniziative di crescita: connettività (“connectivity-focused”), upselling (“upsell-focused”) o intelligenza artificiale (“Ai-focused”).

Le strategie delle telco per far crescere le entrate

Gli approcci delle telco sono, in alcuni casi, anche dei cambiamenti radicali, come nel caso di Sk Telecom, che mira a reinventarsi come azienda dell’intelligenza artificiale. Ma ci sono anche approcci più tradizionali incentrati sulla connettività, come per Iliad, basati sui prezzi ultra-concorrenziali.

Molti operatori stanno perseguendo una strategia che si colloca a metà tra questi due estremi, cercando di aumentare, da un lato, le entrate del core business della connettività, ma, dall’altro, anche di accelerare la crescita vendendo servizi It o espandendosi in nuovi mercati.

Anche Iliad tra gli operatori che puntano sulla connettività

Anche At&t e Digi, come Iliad, stanno cercando di utilizzare i servizi di connettività per aumentare le entrate, ma con approcci diversi. Le europee Digi e Iliad perseguono una strategia basata sui volumi. Questi operatori hanno aumentato le loro entrate nel 2023 (+12,5% per Digi, +10,4% per Iliad) grazie alla crescita dei clienti. Ciò è stato ottenuto principalmente offrendo contratti mobili e fissi a basso costo. Digi ha anche ampliato la copertura del suo servizio in fibra in Spagna. Ora entrambi gli operatori stanno cercando di espandere la loro connettività mobile in nuovi paesi; Digi si lancerà come operatore di rete mobile (Mno) in Belgio e Portogallo nel 2024 offrendo servizi mobili e fissi, mentre Iliad sta considerando di espandersi in Ucraina.

At&t pure intende allargare i suoi servizi geograficamente, ma raggiungendo nuovi clienti nelle aree sottoservite degli Stati Uniti, piuttosto che entrando in nuovi paesi.

Telefonica tra le telco che spingono sui servizi It

Altri operatori (Axiata, Mtn, Proximus, Spark nz, stc, Telefonica, Zain) affiancano alle iniziative per aumentare le entrate dalla connettività nuove offerte a valore aggiunto. Nella maggior parte dei casi si tratta di servizi It (come la connettività cloud) e altre soluzioni B2b2c o aziendali come la vendita wholesale, il fintech, l’energia, l’assicurazione o l’assistenza sanitaria.

I servizi It si sono rivelati nel 2023 come la strategia più remunerativa, con crescita dei ricavi generalmente più alta rispetto alla crescita delle entrate dalla connettività degli operatori nel 2023. Al contrario, altre soluzioni verticali, inclusi i servizi B2b2c come la piattaforma CPaaS (comunicazione come servizio) hanno avuto risultati non sempre soddisfacenti.

Le telco più visionarie puntano sull’Ai

Alcuni operatori puntano su una diversificazione più radicale, allontanandosi dal puro business della connettività. Ovviamente queste telco investono ancora in servizi di rete e generano una percentuale significativa delle entrate da questa attività, ma non è questo l’obiettivo principale della loro strategia. Invece si stanno concentrando sulle tecnologie emergenti e sui nuovi verticali.

Da questo punto di vista la strategia di Sk Telecom è tra le più ambiziose. La maggior parte degli altri operatori utilizza l’intelligenza artificiale per l’analisi dei dati, i chatbot o per alcune soluzioni aziendali; invece Sk Telecom sta facendo ruotare la sua intera strategia di crescita intorno all’obiettivo di diventare una “Ai company”.

Di conseguenza la telco coreana sta investendo in data center e semiconduttori specificamente progettati per gestire la maggiore capacità necessaria per supportare le applicazioni Ai. Sta anche integrando l’Ai nella sua capacità di personalizzare le offerte di prodotti e sta esplorando come l’Ai può essere utilizzata nell’assistenza sanitaria, nella pubblicità e nella mobilità (in particolare, attraverso la mobilità aerea urbana). Ha investito in diversi progetti GenAi, tra cui la creazione di un modello linguistico di grandi dimensioni (Llm) incentrato esclusivamente sull’industria delle telecomunicazioni e un altro sulla lingua coreana.

Diversi operatori, come Deutsche Telekom, e& e Singtel, hanno stabilito partnership relative all’Ai con Sk Telecom. Altri osservano da vicino la trasformazione della telco coreana per valutarne il successo e la possibilità di replicarne gli elementi.

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