Nokia, Amd e Cisco hanno lanciato l’Open Telecom AI Platform, un progetto ideato per fare da apripista nell’uso dell’intelligenza artificiale in tutti i domini di rete. Uno degli obiettivi dichiarati della piattaforma è infatti quello di creare un livello centrale di intelligenza per le telecomunicazioni e i servizi digitali. Il quadro multidominio integrerà l’AI e l’automazione in ogni segmento delle operazioni di rete, e sarà agnostico rispetto ai grandi modelli linguistici (Llm), utilizzando Api aperte per ottimizzare funzionalità e capacità.
In altre parole, sfruttando collettivamente l’intelligenza artificiale agenziale e Llm specifici per il dominio e tecniche di apprendimento automatico, la Open Telecom AI Platform intende abilitare l’intelligenza end-to-end per la gestione e le operazioni di rete. Il che servirà anche a sbloccare il potenziale del 5G attraverso nuovi modelli di ricavo e sinergie infrastrutturali.
“Grazie al nostro ampio portfolio di Cpu, Gpu e soluzioni di adaptive computing ad alte prestazioni, i service provider saranno in grado di sviluppare reti più sicure, efficienti e scalabili. Insieme possiamo offrire i vantaggi trasformativi dell’intelligenza artificiale sia agli operatori che agli utenti, abilitando servizi innovativi che plasmeranno il futuro delle comunicazioni e della connettività”, ha spiegato Lisa Su, presidente e ceo di Amd.
Il primo caso d’uso con Jio Platforms
Jio Platforms, la multinazionale tecnologica indiana holding del più grande operatore di rete mobile indiano, Jio, è allo stesso tempo partner e primo utente della soluzione. In particolare, nel contesto della coalizione, Jio creerà un’architettura di riferimento replicabile e una soluzione implementabile da tutto il settore dei service provider.
“Pensate a questa piattaforma come a un sistema multilivello e multidominio”, ha dichiarato Mathew Oommen, ceo di Jio Platforms. “Ognuno di questi domini, o ognuno di questi livelli, avrà la propria capacità di intelligenza artificiale agenziale”.
In cima al gestore del flusso di lavoro dell’intelligenza artificiale di Jio Platforms c’è un orchestratore di intelligenza artificiale che lavorerà con quello che è ritenuto il migliore Llm. “Qualunque sia l’Llm giusto, questo orchestratore lo sfrutterà attraverso un framework Api”, ha aggiunto Oomen.
Basandosi sul lavoro svolto finora da ciascuna azienda, Oomen ha dichiarato che Jio Platforms potrebbe sviluppare il suo primo prodotto entro il 2025. “Non vogliamo impiegare alcuni anni per creare qualcosa”, ha precisato il manager, facendo intendere che la Telecom AI Platform intende condividere i risultati con altri operatori. “Nell’ambito di questo progetto, non lo sfrutteremo solo per Jio, ma capiremo come democratizzare questa piattaforma per il resto del mondo”.
I partner della coalizione hanno in effetti sottolineato che, combinando elementi condivisi, la piattaforma consente di migliorare la sicurezza e l’efficienza della rete e di ridurre il costo totale di proprietà. Le aziende apportano al consorzio le loro competenze specifiche in diversi settori, tra cui Ran, routing, calcolo AI e sicurezza.
La nuova leadership di Nokia nel segno dell’AI
La nuova piattaforma segna un cambio di passo anche per Nokia, che non a caso sta affrontando proprio in questi giorni un avvicendamento al vertice: l’attuale numero uno Pekka Lundmark, al timone dal 2020, sarà sostituito da Justin Hotard, che entrerà in carica dal primo aprile 2025. Il ceo uscente manterrà un ruolo da consulente dell’azienda fino alla fine dell’anno.
Il profilo di Hotard è in linea con lo scenario tecnologico che Nokia ha scelto di esplorare anche attraverso la partnership con Amd, Cisco e Jio. Con 25 anni di esperienza all’interno di grandi aziende globali, Justin Hotard entra nella società finlandese lasciando la posizione di guida del Data Center & AI Group di Intel, dopo aver prestato servizio, tra gli altri, in Hewlett Packard Enterprise ed Ncr Corporation.
“Sono onorato di avere l’opportunità di guidare Nokia, un leader mondiale della connettività con un patrimonio tecnologico unico”, afferma Hotard. “Le reti sono la spina dorsale che alimenta la società e le imprese, e consentono cambiamenti tecnologici generazionali come quello che stiamo vivendo attualmente nell’AI. Sono entusiasta di iniziare e non vedo l’ora di continuare il percorso di trasformazione di Nokia per massimizzare il suo potenziale di crescita e creazione di valore”.