L’ANALISI

Tlc, tariffe in picchiata e margini ai minimi ma le autorità continuano a ostacolare il consolidamento

L’Antitrust britannica apre un’indagine sul merger Vodafone-Three. Segnale preoccupante considerate le condizioni in cui versano gli operatori in Europa. In Italia il closing dell’operazione Fastweb-Vodafone atteso per i primi mesi del 2025. Renna si aspetta che tutto andrà liscio, siamo sicuri? Iliad solleva il rischio duopolio nel B2B

Pubblicato il 05 Apr 2024

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L’autorità britannica garante della concorrenza (Cma) ha aperto un’indagine approfondita sulla fusione – che ha già ricevuto il via libera dell’Unione europea – tra l’operatore Vodafone e la holding di Hong Kong Ck Hutchison, proprietaria di Three Uk, temendo un aumento dei prezzi nel Regno Unito. Si tratta dell’ennesima di una serie di iniziative volte a ostacolare il consolidamento del mercato nonostante le tariffe continuino a essere in picchiata, erodendo i margini del settore.

L’evoluzione del caso

Il 22 marzo l’Antitrust del Regno Unito aveva dichiarato che stava valutando l’avvio di questa procedura, preoccupandosi non solo dell’aumento dei prezzi ma anche del peggioramento della qualità del mercato delle telecomunicazioni mobili nel Paese se Vodafone e Three Uk avessero portato a termine la loro fusione. Ai due operatori aveva concesso cinque giorni per fornire risposte.

La decisione è stata presa, come si legge in un comunicato della Cma, dopo che entrambe le società non hanno fornito le garanzie richieste a fronte delle preoccupazioni avanzate dall’authority. L’organismo di vigilanza aveva infatti sottolineato il mese scorso che l’accordo potrebbe avere un impatto “sostanziale” sulla concorrenza e portare a prezzi più alti, e anche a una riduzione della qualità per i consumatori.

Obiettivo: creare il “campione del 5G”

L’operazione prevede – se approvata – l’acquisizione del 51% delle azioni della holding congiunta da parte di Vodafone, con il restante 49% nelle mani di Hutchison; e una base nazionale di 27 milioni di utenti, tale da scavalcare i primi due gestori attuali del Regno, Bt-Et e Virgin Media O2, e passare al primo posto. Ma che nelle intenzioni mira soprattutto ad accelerare la transizione verso il 5G e la connettività veloce. Di fatto, Vodafone e Ck Hutchison intendono creare il leader delle telecomunicazioni d’Oltremanica e “campione del 5G”, che sperano di valutare 16,5 miliardi di sterline (19,3 miliardi di euro).

Vodafone ha reagito alla notizia affermando che l’apertura dell’indagine era “attesa” e presa in considerazione nel calendario provvisorio della fusione. “Vodafone Uk e Three Uk restano fiduciosi che la loro transazione genererà più concorrenza nel settore della telefonia mobile e offrirà ai clienti e alle aziende un passo avanti nella qualità, velocità e copertura della loro rete”, si legge in una nota di Vodafone nella quale si rileva inoltre che il Regno Unito è “al 22esimo posto su 25 paesi europei per la sua rete 5G” e che questa fusione “aiuterà le società combinate a investire 11 miliardi di sterline” nella rete 5G del Regno Unito. L’operatore assicura infine che “non ci sarà alcun cambiamento nella strategia di prezzo di ciascuno” dei due gruppi.

L’operazione Vodafone Italia-Fastweb? In fase autorizzativa

Nella Penisola invece l’operazione Vodafone Italia-Fastweb sta attraversando la “fase autorizzativa che si concluderà nel primo quadrimestre 2025, non ci aspettiamo remedies perché le due aziende sono complementari”. L’ha detto l’amministratore delegato di Fastweb Walter Renna, durante l’evento di lancio dell’ingresso della società nel mercato dell’energia.

Renna ha sottolineato che la competenza è dell’Antitrust italiano, inoltre è in fase di prenotifica con la presidenza del consiglio per la procedura golden power e sarà avviata con Agcom e Mimit una discussione per il trasferimento delle frequenze. Su Fibercop, la società della fibra di Tim di cui è azionista con il 4,5% e che costituisce la base dell’operazione Netco “la nostra posizione non è cambiata se possiamo continuare a svolgere il nostro ruolo industriale resteremo volentieri nella compagine azionaria”.

Quanto alle sinergie tra Vodafone e Fastweb ”sono guidate molto dal fatto che le due aziende sono complementari, fisso e mobile, e si ottiene un operatore convergente e di qualità molto competitivo”. Anche sulle persone ”ci aspettiamo alta complementarietà”, ha sottolineato Renna. “Fastweb ha migliori talenti sul fisso e Vodafone ha alta qualità sul mobile. Vogliamo integrare le due aziende con le migliori risorse sul mercato: le persone sono un valore di questo deal’‘.

Sull’operazione è decisamente meno ottimista il ceo del gruppo Iliad Thomas Reynaud, secondo cui “si rischia un duopolio nel B2B, siamo preoccupati”. Duopolio che “non va bene per il Paese, per la competitività”. Durante la presentazione della relazione finanziaria 2023 dello scorso mese, il manager non ha mancato di lanciare una stoccata al gruppo britannico: “Sembra che Vodafone prenda tre miliardi in meno” rispetto all’offerta presentata da Iliad e rimandata al mittente.

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