Dopo la Consob anche l’Antitrust si avvia a bocciare l’ operazione Ei Towers-Rai Way: il collegio dell’authority sembra orientato a un diniego alla concentrazione a causa degli effetti anticoncorrenziali sia sul mercato orizzontale delle torri di trasmissione sia su quelli verticali del broadcasting televisivo e della raccolta pubblicitaria. Per formalizzare il verdetto sarà però necessario attendere il parere non vincolante dell’Agcom che ha 30 giorni di tempo per esprimersi.
A questo punto di fronte alla società delle torri di Mediaset si aprono tre strade, concordano gli osservatori. La prima, la più dura: ricorso al Tar contro la decisione della Consob. La seconda: elaborazione di una proposta condizionata al 40% (e non più al 66,67%), dettagliandone i nuovi profili industriali (oppure avviare una collaborazione industriale). La terza: azzeramento del progetto di valorizzazione delle torri.
In ogni caso la fase di un’Opas al 67% da parte di Ei Towers appare al momento superata, scrivono i giornali, e non solo perché la Consob (dopo i ripetuti no di governo e Rai) ha bocciato l’offerta, ma anche perché è scattata la fase due: il problema dell’avere due società per le torri tv ridondanti è ormai anche nell’agenda del governo e ora si tratta di trovare una soluzione condivisa.
Decisioni da valutare attentamente soprattutto se si conferma quanto anticipato su un possibile coinvolgimento di F2i, la società di gestione dei fondi per le infrastrutture partecipata fra gli altri dalla Cassa depositi e prestiti. II compito della F2i potrebbe essere, nel caso andasse in porto un’integrazione voluta da entrambe le parti, quello di garantire la presenza di una società terza, ma comunque di riferimento governativo.
Dai ministeri interessati per ora nessun riscontro: “Non credo che si possa parlare di questo perché è in corso un procedimento e credo che sia più giusto mantenere il riserbo e lasciare che i protagonisti parlino”, ha detto il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli.
Sul tema è intervenuto ilpresidente del gruppo L’Espresso Carlo De Benedetti: “il tema – ha detto – è che Berlusconi vuole vendere tutto, e non comprare”. Berlusconi avrebbe fatto un’offerta “irricevibile” perché “vorrebbe una fusione con Rai Way per poi avere una quota minima, facilmente vendibile”.