EI TOWERS-RAI WAY

Torri, Miccichè: “Segnali di interesse nel settore”

L’Ad di Banca Imi: “Integrazione tra le controllate Rai e Mediaset difficile se il Governo non toglie il vincolo”. Sull’Ipo delle infrastrutture Telecom: “Stiamo lavorando alacremente per arrivare alla quotazione nel primo semestre 2015”

Pubblicato il 26 Feb 2015

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“Siamo stati global coordinator dell’Ipo di Rai Way, siamo global coordinator dell’Ipo sulle torri Telecom e advisor sulla vendita delle torri Wind. Le torri sono infrastrutture fisiche, e le aziende considerano interessante scorporarle e poi metterle insieme per efficientare i costi. Questo è quello che sta succedendo nel mondo, non solo in Italia. Come è avvenuto con la quotazione di Rai Way, che è stata un successo, il settore è molto apprezzato sul mercato per la quasi assoluta certezza di avere dei rendimenti di lungo periodo. In questo mondo è naturale che mettendosi insieme si creino delle sinergie di costi strutturali”.

Lo afferma Gaetano Miccichè, Ad di Banca Imi e direttore generale di Intesa Sanpaolo, che sulla eventuale integrazione tra Ei Towers e Rai Way sottolinea che “c’è una legge che vincola la Rai ad avere il 51% di Rai Way. Mi sembra un vincolo forte, l’operazione mi sembra difficile da realizzare fin quando il Governo non toglie questo vincolo”. Il mercato in ogni caso lancia segnali di interesse verso questo campo, che, sottolinea Miccichè, “offre agli investitori la quasi certezza di avere rendimenti di lungo periodo”.

Quanto alla quotazione delle torri Telecom “la quotazione – ha detto Miccichè a margine di un seminario sui rapporti Italia-Russia – dovrebbe avvenire nel primo semestre 2015. Stiamo lavorando alacremente con la società perché si realizzi e non penso che l’operazione Ei TowersRai Way possa modificare la volontà di Telecom”.

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