Rai Way-Ei Towers, la Consob mette in standby l’Opas mentre la società nell’orbita Mediaset accelera sull’operazione. Ma intanto il governo ribadisce il no allo sforamento del 51% del controllo.
Oggi la Consob ha sospeso i termini istruttori del procedimento per l’approvazione del prospetto informativo dell’Opas di Ei Towers su Rai Way, che sarebbero scaduti tra cinque giorni. “In data 26 marzo – si legge in una nota pubblicata dalla società della galassia Mediaset – la Consob ha richiesto all’Offerente informazioni supplementari e ha comunicato la sospensione dei termini istruttori. ei termini istruttori. EI Towers S.p.A. darà comunicazione al mercato del riavvio dei termini istruttori”. Intanto sulla stessa Opas è aperta anche una istruttoria dell’autorità Antitrust, che dovrebbe rendere pubbliche le proprie conclusioni entro 45 giorni, quindi nel mese di maggio.
Gli azionisti spingono però per l’integrazione delle torri: l’assemblea straordinaria dei soci di Ei Towers dice sì all’aumento di capitale da 374 milioni di euro propedeutico alla realizzazione dell’Opas lanciata dalla società Mediaset su Rai Way. Ha votato sì il 99,99% del capitale presente in assemblea, a cui è intervenuto il 79,94% del capitale, la metà del quale rappresentato da fondi.
La posizione del governo sulla necessità che la Rai mantenga il controllo di almeno il 51% in Rai Way non è cambiata. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.
Intanto sulla prospettiva di un operatore unico delle torri il dibattito tra gli addetti ai lavori è aperto. L’ultima presa di posizione che si registra è quella di Federico Imbert, numero uno di Credit Suisse in Italia, luno degli istituti che in autunno ha affiancato Rai Way nell’iter per al quotazione a Piazza Affari: “Il presidente del consiglio – sottolinea Imbert parlacdo con Radiocor – ha usato parole chiare dicendo che la Rai non scendera’ sotto il 51% in Rai Way. Siamo orgogliosi di aver portato sul mercato un’azienda così appetibile, ma non vedo – alla luce delle parole del premier – molte possibilità per l’operazione di EiTowers“. Quanto alla possibilità di in ingresso di Ei Towers in posizione di minoranza, Imbert è lapidario: “Non credo proprio”, ha concluso.
Intanto ieri Ei Towers aveva sparigliato le carte dell’Opas chiedendo espressamente a viale Mazzini a uscire allo scoperto rispetto alla prospettiva industriale di un unico gestore delle torri di trasmissione televisive in Italia. Alla vigilia dell’assemblea degli azionisti, chiamata a varare l’aumento di capitale propedeutico all’offerta, Ei Towers ha reso pubblico proprio su richiesta della Consob un documento in cui chiarisce la propria posizione rispetto alle prospettive dell’Opas, aprendo alla possibilità di accontentarsi di una quota di minoranza della controllata Rai.
Questo grazie a un’eventuale rinuncia alla clausola del 66,7% a cui è per il momento e dalla sua formalizzazione vincolata l’offerta. La società che fa riferimento a Mediaset non esclude “a priori” l’ esistenza di “modalità alternative” per raggiungere i “benefici derivanti dal progetto industriale” di creare un polo unico delle torri tv, “anche nell’ipotesi di titolarità di una partecipazione di minoranza” nella controllata della Rai. “Tuttavia l’individuazione di tali modalità alternative, che a oggi non sono state considerate da Ei Towers – prosegue il comunicato chiamando in causa Rai Way e Rai – presuppone una valutazione congiunta con l’emittente e il suo azionista di maggioranza”.
In questo modo Ei Towers spiega la propria disponibilità ” ad avviare quanto prima un dialogo con Rai Waye Rai, al fine di illustrare e verificare il progetto industriale volto alla creazione di un ‘operatore unico’ nazionale’”. Ma finché Ei Towers e Rai Way non apriranno il tavolo di confronto sull’operazione, Ei Towerssottolinea che “gli elementi a disposizione non consentono una valutazione in ordine alla possibilità di raggiungere l’ obiettivo” attraverso altre strade rispetto a quella che prevede la conquista di almeno il 66,7% di Rai Way.
La strada che porterà all’individuazione di percorsi alternativi rispetto a quelli proposti da EiTowers con l’Opas richiederanno “la piena condivisione” con la Rai su una serie di obiettivi, dal “raggiungimento di una scala dimensionale paragonabile” ai grandi player del settore in Europa, alla “razionalizzazione dell’infrastruttura, oggi in parte duplicata”, e alla “piena integrazione organizzativa delle due strutture”.