REGIONI

Toscana, 129 milioni contro il digital divide

Il consiglio regionale dà il via libera al piano per lo sviluppo della società dell’informazione e della PA digitale. L’assessore alla Ricerca, Stella Targetti: “Puntiamo alla copertura capillare del territorio”

Pubblicato il 05 Dic 2012

Quasi 129 milioni di euro per ridurre, dal 2012 al 2015, il divario digitale in Toscana e promuovere la società dell’informazione. È quanto prevede il programma regionale per la società dell’informazione e dell’amministrazione elettronica approvato a maggioranza dal Consiglio regionale. Gli obiettivi principali che il piano si pone, tra gli altri, sono il miglioramento delle infrastrutture e la riduzione del digital divide, portando ovunque la banda larga e attivando e gestendo il nuovo centro servizi regionale della rete telematica con fornitura di infrastruttura e piattaforma condivise, sulle quali la pubblica amministrazione toscana abbia la possibilità di appoggiare i propri servizi.

Al piano era collegato un ordine del giorno del Pdl, che è stato respinto, che poneva “una questione pregiudiziale”, ovvero che l’atto fosse posto in votazione “dopo che la Giunta regionale avrà illustrato al Consiglio la relazione sul monitoraggio circa le nuove procedure attivate finora riguardo alle conferenze dei servizi, gli sportelli unici per le attività produttive, gli investimenti realizzati in infrastrutture elettroniche e digitali”. Respinto anche un ordine del giorno presentato dai consiglieri Dario Locci e Marina Staccioli del Gruppo misto, che intendeva impegnare la Giunta a coinvolgere la commissione consiliare competente nel lavoro di monitoraggio dell’attuazione del programma. Approvata invece, una proposta di risoluzione presentata dalla maggioranza che impegna la Giunta, tra l’altro, a “ritenere prioritari gli interventi concernenti la riduzione del divario digitale nelle zone marginali e rurali a domanda debole”. e a procedere alla creazione del Catasto delle reti di telecomunicazioni già esistenti in Toscana, alla ricognizione delle infrastrutture di rete di proprietà di enti locali e aziende di servizio pubblico.

Il piano era stato licenziato a maggioranza, con l’astensione del centrodestra, dalle Commissioni Mobilità e infrastrutture (presieduta da Fabrizio Mattei del Pd) e Affari istituzionali (presieduta da Marco Manneschi dell’Idv) lo scorso 30 novembre.

Commentando il progetto il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Ricerca, Stella Targetti ha ricordato che le sfide che l’Europa pone sono molto elevate, per cui occorre fare delle scelte. “La Regione da un lato punterà a un programma di copertura capillare del territorio, dall’altro cercherà, nell’ottica della programmazione territoriale, di accelerare il modello toscano che fin qui è risultato vincente”.

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