Mettere a disposizione degli operatori mobili e del Wimax
infrastrutture pubbliche, quali i tralicci, per consentire di
portare la banda larga in modalità wireless nelle aree a
fallimento di mercato, dove la fibra ottica non arriverà mai.
Questa la proposta lanciata a Catania, in occasione del convegno
sulla banda larga promosso dall'Upi, da Francesco Maria Loriga,
responsabile servizi informativi della Provincia di Roma.
Ci sono zone con centrali dotate di fibra ottica e comunque escluse
dall'Adsl a causa di doppini troppo lunghi o usurati – è
quanto emerso durante il convegno -. Il problema dei doppini troppo
lunghi o usurati infatti non è risolvibile nei prossimi anni se
non con il wireless. Servirebbe sostituire i doppini con la fibra
ottica nelle case, ma, secondo i piani degli operatori, ciò si
potrà fare solo nelle grandi città.
"Una rete nazionale in fibra ottica realizzata con il supporto
di tutti i grandi operatori ed al servizio di tutti i cittadini che
promette performance e diminuzione del digital divide italiano.
Auspicabile, ma sarebbe un errore, però, ritenere la questione
risolta – ha dichiarato Vincenzo Franza, Presidente di Mandarin,
società che offre il Wimax in Sicilia -. I costi di un intervento
cosi imponente, gli inconvenienti legati alla realizzazione ed i
tempi che, nella più rosea delle ipotesi, non saranno inferiori ai
cinque anni, lasciano oggi il paese nello stesso stato di
sufficienza digitale a cui molti, purtroppo, si sono rassegnati.
Per questo è necessario spingere sulle infrastrutture wireless.
Una scelta complementare creerà una maggiore domanda facendo
conoscere i benefici della banda larga ai comuni finora isolati e
che rimarrà come una valida risposta in tutte quelle zone in cui
la fibra non arriverà mai".