La joint venture Nsn comincia a dare troppi grattacapi a Siemens e
Nokia. Secondo il Wall Street Journal, entrambe le partner hanno
pensato negli ultimi mesi a vendere le proprie quote della società
congiunta, un colosso delle attrezzature di rete che soffre
tuttavia la concorrenza della svedese Ericsson e della cinese
Huawei.
Le dimensioni di Nokia Siemens networks, l’elefantiaca struttura
manageriale e le forti perdite finanziarie rendono al momento
difficile per entrambe le aziende abbandonare la joint venture.
Perciò, secondo il WSJ, l’acquisto delle attività reti di
Motorola, annunciato questa settimana, sarebbe un tentativo di
rendere Nsn un candidato più attraente per un’eventuale futura
vendita, spin-off o offerta pubblica. La venture impiega circa 60
mila persone nel mondo e ha un fatturato 2009 di 12 miliardi di
dollari, ma perdite operative di 1,6 miliardi.
Le fonti del quotidiano economico americano affermano che Siemens
ha cominciato a considerare un’uscita dalla venture da fine 2009
e lo farà se si presenta l’occasione prima del termine
dell’accordo con Nokia nel 2013. All’inizio di quest’anno,
Siemens avrebbe in via informale esplorato le possibilità di
vendere la sua quota a Nokia o a un altro compratore affidabile, ma
non ci sono state offerte. Nokia, in particolare, non sarebbe
interessata ad acquistare il 50% di Siemens perché anch’essa
intenzionata a disfarsi della sua. Inoltre sono poche, o forse
nessuna, le società di private equity in grado di comprare un
colosso come Nsn che ha molti grossi clienti e impiega migliaia di
persone in Germania. Gli executive di Siemens hanno pensato a
un’Ipo per uscire dalla jv, ma si tratta solo di una delle tante
opzioni e probabilmente non sarà attuabile almeno fino al
2012.
Gli analisti hanno comunque accolto positivamente l’acquisizione
del business reti di Motorola, perché dà a Nokia Siemens networks
accesso a un vasto numero di clienti americani di peso come Verizon
Communications e Sprint Nextel. “L’accordo permette a Nsn anche
di guadagnare scala e la scala è il motore dei profitti in questo
business", afferma Pierre Ferragu, analista di Sanford C.
Bernstein. L’acquisizione della divisione di Motorola rende anche
più probabile un'eventuale quotazione in Borsa di Nsn, ma in
tal caso l’azienda dovrà convincere i suoi shareholder di essere
in grado di sostenere un’Ipo: “E’ un’industria estremamente
competitiva e Nokia Siemens networks non è finora riuscita a
sottrarre quote a Huawei e altri concorrenti”, nota William
Power, analista di R.W. Baird.