“C’è chi scommette sul proprio ruolo di editore ogni mattina, facendo i conti con le difficoltà, e c’è chi ha approfittato fino a oggi delle lacune della normativa e ha preso contributi a pioggia. Io vorrei che si uscisse da questa fase, evitando di disperdere risorse e concentrandole su chi scommette sulla propria impresa“. Lo ha detto Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, a margine del convegno annuale di Aeranti Corallo.
“Discutiamo con le associazioni, ma soprattutto abbiamo la convinzione che questo settore potrà essere ancora protagonista a patto che mantenga la caratteristica di 40 anni fa, quando si è affermato perché era innovativo e rivoluzionario – ha aggiunto Giacomelli – Penso che le tv locali non debbano rimanere ferme e confermare se stesse, ma che debbano mantenere la capacità di essere innovative“. Per misurare questo loro impegno “si può puntare sul fatto che siano sul mercato e sull’autonomia industriale che hanno – ha aggiunto – oppure puntare sul riconoscimento della funzione pubblica che svolgono. Ci sono rischi e pro in entrambi i casi”.
Poi Giacomelli si è soffermato sul ruolo di Auditel: “Rispetto all’Auditel – ha sottolineato – abbiamo bisogno di un sistema che dia certezze e non stati d’animo. Glielo abbiamo già detto, se l’Auditel ce l’assicura bene, altrimenti serve uno strumento più raffinato, che catturi dinamiche più complesse”.