Twitter si dà al video streaming e punta sulla social tv. L’obiettivo è realizzare una nuova app mobile, che consenta agli utenti di fruire di content televisivo live, in particolare news o eventi sportivi, e in generale di video e immagini in maniera massiccia. Lo scrive il Financial Times, secondo cui il sito di microblogging sta preparando con cura la nuova app, che secondo le fonti del quotidiano sarà il cambiamento più dirompente nel design del social da due anni a questa parte. L’obiettivo è competere con facebook e Instagram nell’arena del video e dell’imaging.
L’iniziativa di Twitter, prosegue il Financial Times, è finalizzata all’acquisizione di nuovi utenti in vista della prossima Ipo, annunciata la scorsa settimana, che potrebbe andare in porto già quest’anno.
Una versione della nuova video app, che rende l’interfaccia di Twitter più simile a quella di Facebook e di Instagram, è già in fase beta per gli smartphone che girano su Android. La base utenti di Twitter è molto più piccola di quella di Facebook e si aggira intorno ai 250 milioni di utenti attivi, un quarto rispetto al social media di Mark Zuckerberg. Twitter ha superato quota 200 milioni di utenti a dicembre 2012, ma il tasso di abbandono dei nuovi utenti è ancora elevato: molti internauti non comprendono appieno i vantaggi legati all’utilizzo del servizio.
Secondo Debra Williamson, analista di eMarketer, Twitter ha bisogno di snellire e semplificare l’interfaccia utente, per rendere il sito più semplice e accessibile agli utenti e di conseguenza attrarre più pubblicità. Williamson prevede che entro il 2013 Twitter raggiungerà il 15,3% degli internauti Usa con almeno un contatto, a fronte del 60,3% di Facebook.
Brian Wieser, analista di Pivotal Research, sostiene che un nuovo design di Twitter non aumenterebbe in modo consistente la audience ma potrebbe attrarre nuove registrazioni, contribuendo a mantenere gli altri utenti già registrati più a lungo connessi al servizio. “Per ora Twitter è percepito come un’applicazione di nicchia, almeno è così per la maggior parte della gente. E’ più simile a LinkedIn: è molto usato da chi lo capisce e lo apprezza il servizio, ma non è un servizio per tutti”, dice Wieser, secondo cui il primo obiettivo non è tanto aumentare la base utenti quanto costruire nuovi rapporti con il settore pubblicitario sulla scia dei tweet sponsorizzati collegati all’advertising televisivo, che già hanno avuto un certo successo.