Twitter sbarca a Wall Street, ma non come vorrebbero molti. Anziché essere quotato, il social network diventerà uno degli strumenti ufficiali attraverso cui informare circa l’andamento dei titoli azionari. I messaggi provenienti dalla piattaforma di microblogging (già molto seguiti dagli addetti ai lavori dai propri cellulari) verranno così integrati nei terminali Bloomberg, ovvero sugli schermi usati dagli analisti durante le transazioni borsistiche.
La società di proprietà dell’attuale sindaco di New York, e leader nel settore dell’informazione finanziaria (azioni, obbligazioni, forex), ha colto la palla al balzo dopo che la Sec, la Securities and Exchange Commission equivalente della Consob italiana, ha riconosciuto Twitter come mezzo accreditato allo scambio di dati sull’andamento delle società quotate a Wall Street.
I tweet di questo genere sono estremamente diffusi nell’ambiente finanziario, ma fino alla decisione della Sec non avevano che il carattere di rumor e, nel peggiore dei casi, erano considerati da alcuni come “interferenze” nell’equilibrio degli scambi azionari. Proprio per la natura delicata delle informazioni veicolate, tutte le maggiori società quotate mantengono tutt’ora un ferreo controllo sulla presenza dei propri dipendenti sui social.
Tuttavia, la Sec ha provveduto a regolamentare l’uso di Twitter nell’ambiente di Wall Street, assecondando la tendenza a informare con prontezza e sintesi e, al contempo, mettendo al bando chi usa il social network solo per confondere le acque della finanza.
Il servizio di Bloomberg adesso contribuirà a portare ordine nel settore, mostrando i tweet secondo la divisione per azienda o per argomento. Gli utenti, i broker e gli analisti potranno quindi cercare le notizie rilevanti in modo semplice, per keyword e con l’ausilio dell’hashtag, impostando anche degli avvisi personalizzati riguardo a movimenti borsistici insoliti e degni di attenzione.
L’importanza di questa novità sta nel fatto che, in tempi molto brevi, è stata accolta un’istanza degli stessi operatori di borsa riguardo alla comunicazione. “Ci pervenivano richieste di conferma o smentita dai nostri clienti riguardo a notizie lette su Twitter che avrebbero potuto avere rilevanza rispetto ai propri investimenti”, ha spiegato Brian Rooney di Bloomberg. “Le stesse banche d’affari di Wall Street hanno manifestato la volontà di consentire ai propri dipendenti l’accesso ai tweet di compagnie, top manager, giornalisti e blogger finanziari ed economisti”, ha aggiunto Rooney. Tra i big che appariranno in 140 caratteri sui monitor Bloomberg ci sono l’economista Nouriel Roubini e l’imprenditore Paul Kedrosky.