Telecom Italia e il Comune di Udine hanno firmato oggi un accordo sulla rete ultrabroadband di nuova generazione in fibra ottica (Ngan) nel territorio comunale, riguardante tecniche che prevedono – grazie all’architettura Fttc (fibra al Cabinet) – di portare a poche centinaia di metri dal cliente la fibra e l’elettronica di ultima generazione.
La rete in fibra sarà realizzata utilizzando al massimo tutte le infrastrutture esistenti e tecniche innovative di scavo che permettono la riduzione dei tempi e dei costi di intervento, garantendo nel contempo un basso impatto ambientale. L’intesa è stata siglata oggi dal Sindaco di Udine Furio Honsell e dal Direttore Strategy di Telecom Italia Oscar Cicchetti.
L’iniziativa si inserisce nel piano nazionale di investimenti sulla fibra di Telecom Italia per la realizzazione della rete NGAN (Next Generation Access Network) che prevede di coprire il 75% della popolazione delle prime 100 città italiane entro i prossimi 30 mesi, dando così un rilevante contributo al conseguimento degli obiettivi posti dall’Agenda Digitale europea.
Già dall’inizio del prossimo anno i cittadini di Udine potranno iniziare ad usufruire di connessioni a larga banda con velocità da 30 ad oltre 50 Megabit al secondo, che rendono molto più performanti gli attuali servizi e abilitano nuove generazioni di applicazioni come i servizi di cloud computing per le imprese e i servizi di città intelligente, quali ad esempio il monitoraggio del territorio, i servizi di sicurezza urbana, il controllo da remoto degli impianti per i servizi pubblici, la gestione del traffico, la valorizzazione dei beni culturali e la teleassistenza domiciliare.
“I dati sono la ricchezza del 21esimo secolo. Investire sulle reti di telecomunicazione è importante come lo è stato investire nelle strade all’inizio del ventesimo secolo – sottolinea il sindaco di Udine Furio Honsell –. Per capire la portata di questo accordo basti pensare che l’Unione Europea ha fissato come obiettivo il raggiungimento dei 30 mega di velocità di connessione entro il 2020, mentre noi andremo molto oltre arrivando a 50 mega entro il 2015. Vari studi dimostrano che con l’aumento della banda di trasmissione aumenta anche il Pil e i posti di lavoro. Questo accordo è una misura concreta che l’amministrazione di Udine mette in campo per contribuire allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro”.
In particolare, per garantire la velocità, la sicurezza ed il minimo impatto ambientale di tutti gli interventi infrastrutturali che verranno effettuati da Telecom Italia, saranno utilizzate le cosiddette “minitrincee”, innovative tecniche di scavo e ripristino del suolo che consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all’80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell’80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di Tlc.
“Telecom sperimenterà proprio a Udine – spiega l’assessore comunale all’Innovazione Paolo Coppola – una modalità innovativa di stesura della fibra ottica, per la quale saranno utilizzate tutte le reti tecnologiche esistenti nel sottosuolo in modo da limitare i disagi dovuti agli scavi e velocizzare i lavori. L’intervento sarà eseguito, infatti, in accordo con Amga e l’Ato, che garantiranno la disponibilità a utilizzare la rete dell’illuminazione pubblica e quella fognaria. La possibilità di avere accesso a un servizio di connessione di questo tipo – prosegue Coppola – rappresenterà un valore aggiunto fondamentale per il territorio, un vantaggio competitivo strategico per rilanciare l’economia puntando su settori che faranno la differenza per riuscire a superare questa crisi economica”.
Particolarmente significativo sarà l’utilizzo delle infrastrutture fognarie. Si tratta di uno dei primi esempi in Italia di utilizzo, su larga scala, di questa metodologia innovativa, che richiede l’utilizzo di materiali specifici e tecnologie avanzate (mini-tubi blindati speciali, robot telecomandati per ispezioni nei condotti, etc.). Ciò permetterà di evitare più del 65% degli scavi. Inoltre si utilizzeranno anche gli impianti di illuminazione pubblica. L’equipaggiamento delle infrastrutture presenti avverrà con la posa di minitubi e pozzetti dedicati alla fibra ottica, separando la rete elettrica e quella fognaria dalla rete di Tlc in fibra ottica in modo di eliminare ogni interferenza.
“La realizzazione di infrastrutture broadband e ultrabroadband e soprattutto la diffusione dei servizi che esse abilitano – spiega Oscar Cicchetti Direttore Strategy di Telecom Italia – daranno un forte impulso alla crescita economica del territorio udinese e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. La competitività di un sistema territoriale è infatti sempre più legata alla sua capacità di vivere in rete e di sviluppare i suoi nuovi usi. Per questo motivo Telecom Italia ha aderito con entusiasmo al progetto di Udine. Siamo convinti che attraverso l’impegno concreto delle istituzioni locali, si possano innescare progetti di trasformazione delle infrastrutture e dei servizi che valorizzino le specificità e le potenzialità dei singoli territori”.
Ancora in Friuli Venezia Giulia Telecom Italia ha firmato un Mou con InsieI orientato al superamento del divario digitale in Friuli Venezia Giulia attraverso una disponibilità capillare della larga banda. Nello specifico, l’accordo prevede l’istituzione di un Comitato Tecnico Paritetico tra Insiel e Telecom Italia, che si occuperà di analizzare, valutare e proporre tutte le possibili azioni da intraprendere, in coerenza sia con gli obiettivi del “Programma triennale per lo sviluppo dell’Ict, dell’e-Government e delle infrastrutture telematiche 2012-2014” della Regione Friuli Venezia Giulia, sia con le finalità del programma Ermes per lo sviluppo della banda larga.
Nel rispetto della normativa in materia di concorrenza, il Memorandum of Understanding non ha una natura esclusiva, restando le parti libere di stipulare analoghi accordi con altri soggetti ed altri operatori. Le azioni da intraprendere consentiranno in breve tempo, ad un sempre maggior numero di cittadini, imprese e istituzioni locali, l’accesso alle nuove tecnologie digitali in banda larga.
“Con la firma di oggi prosegue l’impegno della Regione per il superamento del divario digitale – commenta Riccardo Riccardi, assessore regionale alle Infrastrutture – attraverso la diffusione capillare delle infrastrutture di rete e connettività a tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia, cittadini ed imprese. Si tratta di un fattore di qualità della vita e di vantaggio competitivo per il Sistema Regione, fondamentale anche per la crescita dell’attuale assetto socio-economico.”
“Questo Memorandum – commenta Cicchetti – costituisce la base per raggiungere, in tempi brevi e su tutto il territorio del Friuli, l’obiettivo dell’annullamento del digital divide. ‘Internet per tutti’, questo è il primo traguardo indicato dall’Agenda Digitale Europea ed il suo raggiungimento è cruciale soprattutto in regioni che hanno una forte dispersione del tessuto abitativo e di quello produttivo”.
“Insiel intende dedicare il massimo impegno a questo nuovo compito conferitole dalla Regione – aggiunge Sergio Brischi, consigliere delegato Insiel alla Pianificazione Strategica – ben consapevole del ruolo determinante che dovrà svolgere, nell’ambito della sua complessiva missione di motore dell’innovazione tecnologica nel Friuli Venezia Giulia. La banda larga costituirà poi anche un importante fattore per la crescita della nostra azienda”.