Ue: frequenze televisive (800 Mhz) alle Tlc entro il 2013

La proposta della Commissione Ue per garantire risorse alla banda larga mobile. Flessibilità, competizione e neutralità dei servizi alla base della gestione dello spettro

Pubblicato il 20 Set 2010

Apertura della banda a 800 Mhz agli operatori di Tlc entro il 2012.
E’ uno dei passaggi chiave del piano quinquennale – presentato
oggi dalla Commissione Ue all’interno del pacchetto di misure
sulla banda larga – che verrà proposto per l’approvazione al
Parlamento e al Consiglio dei ministri. I passaggi – si legge nella
nota della Commissione – contribuiranno in maniera significativa
sia a portare l’Internet veloce nelle aree dove la realizzazione
di reti non è economicamente vantaggiosa per gli operatori, sia a
rendere accessibili servizi innovativi in tutta l’Europa.

La Commissione propone che i Paesi europei debbano completare entro
il 2012 il processo di rilascio, agli operatori Tlc, di licenze per
l’uso di quelle bande di spettro già armonizzate in ambito Ue
per la banda larga mobile (le bande dal 900 ai 1800 Mhz, a 2,5 Ghz
e la fascia dal 3,4 al 3,8 Ghz). In più viene richiesto ai Paesi
di aprire la banda a 800 Mhz al broadband mobile entro il primo
gennaio 2013 (massimo il 2015 in alcuni casi eccezionali).

Il piano, che recepisce le indicazioni del Radio Spectrum Policy
Group del giugno 2010 e i pareri raccolti nel corso della
consultazione pubblica, prevede che lo spettro debba essere gestito
sulla base di efficienza e flessibilità, competizione e
neutralità dei servizi. Inoltre saranno promossi l’uso condiviso
dello spettro e il trading, anche allo scopo di incoraggiare la
convergenza delle autorizzazioni e le procedure per lo scambio di
bande fra Paesi.

Il piano prevede di chiedere agli Stati membri di mantenere e
promuovere l’effettiva competizione tra operatori e di far in
modo che venga evitato l’accaparramento di spettro. La
Commissione propone di realizzare un inventario degli usi esistenti
dello spettro, delle tecnologie e delle applicazioni in grado di
assicurare trasparenza, evidenziare le inefficienze e affrontare le
esigenze future.

Lo spettro radio è diventato più accessibile grazie allo switch
off televisivo, ma la Commissione considera con preoccupazione che
in alcuni Stati membri la disponibilità di banda venga utilizzata
più per la trasmissione di programmi tv locali che per i nuovi
servizi in mobilità. Al contrario si punta a riallocare lo spettro
radio agli operatori mobili così da permettere la realizzazione di
reti 4G che permettono la diffusione di video in alta definizione
su terminali mobili e la trasmissione di dati più veloce.

La Germania è di gran lunga il Paese europeo più
all’avanguardia nella gestione delle nuove porzioni di spettro
liberate. Il governo ha incassato 4,38 miliardi di euro dall’asta
delle frequenze. In Uk il regolatore Ofcom ha annunciato aste per
la fine del 2011.

Secondo la Commissione la riallocazione di parte dello spettro ai
servizi su broadband mobile potrebbe portare nelle casse europee
una cifra dai 20 ai 50 miliardi di euro in 15 anni.

Il piano recepisce le indicazioni del Radio Spectrum Policy Group
del giugno 2010 e i pareri raccolti nel corso della consultazione
pubblica organizzata da Commissione e Rspg durante lo Spectrum
Summit .

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