Ue, otto sotto-commissari per l’innovazione

Anche Antonio Tajani nel gruppo guidato da Maire Geoghegan-Quinn. “Produrremo risultati concreti eliminando le barriere all’innovazione in Europa”, assicura la commissaria alla Ricerca e innovazione

Pubblicato il 22 Apr 2010

La Commissione europea ha deciso di creare ufficialmente un
sottogruppo di almeno otto commissari che si dedicheranno a mettere
a punto le linee guida della prossima politica Ue in tema di
ricerca e innovazione. La nuova strategia (Research & innovation
plan) sarà in cima all’agenda dell’incontro dei leader
dell’Ue a Bruxelles in autunno.

L’innovazione è una delle colonne portanti della politica di
Bruxelles da diversi anni e il 2009 è anche stato eletto Anno
europeo della creatività e innovazione. Fino a novembre scorso le
politiche in questo settore sono state divise tra una dozzina di
direttorati generali, finché il presidente della Commissione
europea José Manuel Barroso ha nominato l’irlandese Máire
Geoghegan-Quinn come primo commissario Ue alla Ricerca, innovazione
e scienza. Un modo per rendere più unitaria l’azione comunitaria
in tema di innovazione, anche se non tutti condividono la decisione
di unire il portafoglio per l’innovazione con quello per la
ricerca.

Il nuovo sottocomitato guidato dalla Geoghegan-Quinn sta lavorando
sulla prossima strategia per la ricerca e l’innovazione e
pubblicherà il suo programma in autunno. Nell’ultima riunione
del College of Commissioners sono già state discusse le linee
principali del piano, mentre in questi giorni verrà definita la
composizione del sottogruppo all’innovazione della Commissione,
che dovrebbe comprendere anche l’italiano Antonio Tajani
(Industry and Entrepreneurship), oltre a Johannes Hahn (Regional
Policy), László Andor (Employment), Neelie Kroes (Digital
Agenda), Androulla Vassiliou (Education), Michel Barnier (Internal
Market) e Günther Oettinger (Energy).

La Geoghegan-Quinn ha sottolineato che i sottocommissari
all’innovazione non si limiteranno a discussioni teoriche, ma
porteranno a risultati concreti. Il comitato lavorerà per
rimuovere le barriere all’innovazione in Europa: “Vogliamo
eliminare tutti i colli di bottiglia. Vogliamo tradurre la nostra
ricerca eccellente in prodotti che le aziende europee possono
portare al mercato”.

La commissaria all’Innovazione vuole che il gruppo partecipi
anche al dibattito su come misurare l’efficacia della spesa Ue in
ricerca e sviluppo. Attualmente la Commissione sta lavorando con
economisti e professionisti per mettere a punto un nuovo
“indicatore dell’innovazione”, che sarà inserito nel piano
per la Research & innovation.

Separatamente, la Geoghegan-Quinn intende mettere insieme un
secondo gruppo di commissari preposti al settore della ricerca che
si riuniranno regolarmente, anche se non costituiranno un
sottocomitato formale come quello all’innovazione, e che daranno
indicazioni utili all’agenda Ue sulla ricerca in settori come
energia, ambiente, trasporti.

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