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Umbria, la rete regionale Tlc verso l’ok in Giunta

Via libera del Consiglio delle Autonomie locali al ddl sulle infrastrutture Tlc preadottato a maggio. L’assessore Stefano Vinti: “Legge innovativa, tiene conto delle nuove realtà del mondo delle Tlc”

Pubblicato il 20 Set 2013

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Il disegno di legge sulle infrastrutture per le telecomunicazioni, preadottato dalla Giunta regionale nello scorso mese di maggio, compie un ulteriore passo in avanti verso l’approvazione definitiva. Il Consiglio delle Autonomie locali in fatti ha dato il suo parere favorevole e quindi ora la Giunta regionale potrà adottare definitivamente l’atto ed inviarlo in Consiglio regionale per l’approvazione.

Molto soddisfatto l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti che ha definito molto importante il pieno coinvolgimento e l’approvazione da parte degli Enti locali, attraverso il Cal, del provvedimento.

“Questa – ha dichiarato Vinti – è una legge assolutamente innovativa per l’Umbria che tiene conto delle nuove realtà del mondo delle telecomunicazioni, quali la maggiore concorrenza tra operatori, la crescita del traffico di tipo “digitale”, l’utilizzo sempre più intenso di internet, la domanda crescente di servizi multimediali, il bisogno generale di mobilità, la convergenza di reti e servizi, fissi e mobili. E non si tratta di cambiamenti che riguardano una elite di specialisti, ma di mutamenti profondi e rapidi che trasformano la vita di tutti o, almeno, di tanti. Sono scelte complesse e rese ancora più urgenti dalla crisi che attraversiamo e che, da un lato, investono l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e dei servizi (a partire dai sistemi formativi, sanitari, di welfare, di accesso ai saperi e concorso ai processi decisionali) e, dall’altro, possono essere decisive per alimentare uno sviluppo sostenibile e a forte contenuto scientifico, tecnologico e di conoscenza. L’obiettivo, ha sottolineato Vinti, è quello di eliminare le “differenze”, quelle sociali e culturali, quelle economiche e quelle infrastrutturali visto che la Rete ha prodotto un cambiamento che sta investendo profondamente tutto e tutti: i modelli produttivi e i sistemi sociali; l’accesso ai saperi e i riferimenti culturali; il modo di lavorare, di studiare, di vendere o acquistare, di conoscere e conoscersi, d’innamorarsi, di avere speranze, di fare politica”.

L’obiettivo è giugnere in tempi rapidi al completamento della rete regionale di cablaggio: è stato attivato il bando per la realizzazione di una nuova rete lungo la dorsale orientale della regione e ad avvicinare il traguardo del superamento del ‘digital divide’ contribuirà anche il protocollo d’intesa siglato lo scorso mese di maggio con le Province di Perugia e Terni per lo sviluppo della rete di cablaggio in fibra ottica.

La Regione Umbria, anche in coerenza con il disegno di legge regionale in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni, si impegna ad istituire una banca dati di interesse regionale delle infrastrutture di telecomunicazione, comprensiva delle condutture e delle altre strutture ubicate nel sottosuolo atte ad ospitare le infrastrutture stesse, al fine di ottimizzarne gli investimenti e la razionalizzazione. La Regione promuoverà scelte progettuali orientate alla riduzione dell’impatto sulla viabilità, alla tutela del demanio stradale, alla salvaguardia della sicurezza della circolazione; promuoverà, inoltre, tecniche di posa in opera innovative e a ridotto impatto ambientale (minitrincee ndr) che riducano al minimo gli interventi di smantellamento della sede stradale e le operazioni di scavo e ripristino.

Verrà applicata l’esenzione dal pagamento del canone per l’uso della sede stradale di proprietà regionale con le reti e gli impianti in fibra ottica della rete pubblica regionale e sarà minimizzato l’impatto dei costi di utilizzo dell’infrastruttura da parte delle Province.

Le Province, dal canto loro, si impegnano a individuare una procedura autorizzativa semplificata per la realizzazione della rete pubblica regionale ed a collaborare, per quanto di competenza, alla banca dati regionale.

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