Il Premio “Germoglio d’Oro” della XXIV edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne: l’Italia che vogliamo” e’ stato assegnato a Vodafone Angel, lo strumento di pronto intervento per le donne vittime di violenza realizzato da Fondazione Vodafone Italia d’intesa con il Ministero dell’Interno.
Vodafone Angel rientra in un progetto strategico di Vodafone Group che si basa su un protocollo tecnologico denominato TecSos, inizialmente sviluppato in Spagna nell’ambito di un’iniziativa con l’obiettivo di proteggere le donne dalla violenza. Le cifre complessive dal 2004 fino al dicembre 2010 hanno rilevato che lo strumento e’ stato utilizzato da 12.212 donne in 495 diversi comuni spagnoli.
Vodafone Angel, e’ un servizio fornito attraverso un semplice telefono cellulare, per garantire il massimo della riservatezza. Il dispositivo, opportunamente configurato, e’ collegato tramite Gps alla stazione di Polizia più vicina all’abitazione della potenziale vittima, e se attivato tramite un pulsante di allerta, trasmette alla stazione il segnale per consentire un rapido intervento. Il dispositivo attiva contestualmente all’allerta una registrazione audio dell’aggressione, in modo da poter costituire materiale probatorio per eventuali successive indagini.
I casi di cronaca che compaiono quotidianamente sui giornali evidenziano dati allarmanti: nel 2011 il 90% delle violenze sessuali, l’81% dei maltrattamenti in famiglia, il 58% della prostituzione minorile, il 30% degli omicidi volontari hanno riguardato le donne. Lo stalking è un fenomeno trasversale, diffuso nella nostra società più di quanto generalmente si immagini. Si tratta di una violenza di tipo psicologico; una forma persecutoria che può degenerare in casi di violenza più gravi (Fonte: Ministero dell’Interno).
“La rapida evoluzione dei servizi di telecomunicazione mobile ha aperto la strada ad un uso sociale della tecnologia veramente efficace“ – afferma Maria Cristina Ferradini Responsabile Sostenibilità e Fondazione Vodafone Italia – “Vodafone Angel e’ un esempio emblematico delle potenzialità sociali della telefonia mobile che fa parte di un piu’ ampio impegno nella ricerca, nella sperimentazione e nell’applicazione dei piu’ moderni sistemi per migliorare la vita delle persone come ad esempio il mobile health o le applicazioni per i disabili”.
Nel corso del 2011 su circa 8.000 reati persecutori denunciati in Italia più del 77% hanno avuto come vittima una donna, dall’entrata in vigore della legge sullo stalking il fenomeno e’ emerso in modo allarmante, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime. Fondazione Vodafone Italia e Ministero dell’Interno mettono a disposizione uno strumento per dare aiuto alle donne vittime di violenza. Vodafone Angel e’ il dispositivo che permette di allertare le forze dell’ordine e, tramite geolocalizzazione, di intervenire in modo tempestivo in aiuto alle vittime. Il progetto e’ strutturato in modo da poter raggiungere una potenziale diffusione per 2.000 casi in Italia.
E’ in corso la fase di sperimentazione di Vodafone Angel a Roma su un campione di 33 donne ad alto rischio di violenza segnalate da Fondazione Pangea insieme ad un centro antiviolenza attivo da anni nella capitale, in collaborazione con la Questura di Roma per l’azione di pronto intervento.
Le donne coinvolte in questa fase di sperimentazione portata avanti da Fondazione Vodafone sono 33, di cui il 30% ha tra i 30 e i 40 anni, il 27,3% ha tra i 40 e i 50 anni e le restanti si dividono tra i 20-30 (15,2%) , 50-60 (15,2%) e over 60 (12,1%).
In questo campione, la maggior parte dei comportamenti persecutori sono messi in atto da partner o ex-partner, a conferma del fatto che la violenza sulle donne avviene quasi sempre all’interno della famiglia: in 6 casi si tratta di coniugi, in 10 casi di ex-coniugi, 12 sono ex conviventi o ex fidanzati, mentre i restanti sono parenti, sconosciuti, colleghi o vicini di casa.