Negli Usa scatta il semaforo rosso per Huawei e Zte. L’operatore
Sprint Nextel ha deciso di escludere le due aziende cinesi
dall’appalto multi-miliardario per l’ammodernamento della
propria rete. Motivo, le crescenti preoccupazioni sui vendor cinesi
per la sicurezza nazionale.
Secondo il Wall Street Journal la dcisione arriva a una settimana
di distanza da una serie di telefonate intercorse tra il segretario
al Commercio Gary Locke e il Ceo di Sprint, Dan Hesse. Pur non
essendo emerso alcun esplicito "no", il tema delle
conversazioni si è centrato però sull'opportunità di
aggiudicare il contratto a un’azienda cinese.
Sprint annuncerà il fornitore entro la fine dell’anno. I due
finalisti al momento sono Alcatel-Lucent e Samsung (il progetto
iniziale prevedeva l’assegnazione del contratto a tre fornitori).
Sprint, che spera in un ribasso delle offerte, punta a un obiettivo
compreso tra i 5 e i 7 miliardi di dollari. Anche Ericsson, che
gestisce le operazioni di rete di Sprint, potrebbe fare
un’offerta.
Le preoccupazioni del Dipartimento di Difesa partono
dall'ipotesi di legami fra le due aziende e il governo cinese.
Il mese scorso un gruppo di quattro parlamentari Usa hanno inviato
una lettera alla Fcc esponendo i rischi derivanti dalla
realizzazione di attrezzature Huawei e Zte negli Usa. Nella lettera
si parlava della possibilità che le due aziende cinesi, sotto
l’influenza del governo militare, potrebbero manomettere switch,
router o software integrato nelle reti di Tlc statunitensi così da
alterare, interrompere o intercettare le comunicazioni.