STUDIO TNS

Utenti sempre più propensi ad essere “localizzati”

Cresce la penetrazione dei servizi location-based grazie alla diffusione degli smartphone. Tns: il 60% di chi non utilizza ancora la geolocalizzazione si dichiara interessato a passare all’azione

Pubblicato il 24 Apr 2012

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Si espandono i servizi location-based grazie alla crescita della penetrazione dei cellulari e degli smartphone. Lo evidenzia clo studio Mobile Life 2012 di Tns. Entrando nel dettaglio, il report rileva che circa un quinto (19%) degli intervistati nel mondo si avvale attualmente dei servizi location-based (Lb) e più del 60% dei non utilizzatori aspira a farlo in futuro (dato che sale al 74% in Italia). La navigazione con mappe e Gps è attualmente la motivazione più frequente di utilizzo, a sostegno della crescita dei servizi Lb nel mondo (46%) ed anche in Italia la prima motivazione risulta l’alternativa al navigatore satellitare presente in auto (48%). C’è inoltre interesse crescente su molte altre attività, con un 13% degli attuali utilizzatori di social network (18% in Italia) che effettuano “check-in” su piattaforme quali Foursquare or Facebook Places.

Gli utilizzatori di servizi localizzazione fruiscono sempre più di tali servizi, per arricchire la propria vita sociale, con un utente su 5 (22%) che li adopera per trovare amici nelle vicinanze.

Circa un quarto, invece, sfrutta la tecnologia per trovare ristoranti e luoghi di intrattenimento (26% a livello global, 23% in Italia) o trovare informazioni sugli orari dei trasporti pubblici (19% e 21% in Italia) o per prenotare un taxi (8%).

I più saggi, poi, hanno capito che si può anche “guadagnare”, rendendo pubblica la propria “posizione” a brand e retailer – con 1 utente su 8 (12.5%) che condivide già oggi la propria location in cambio di offerte speciali o buoni sconto. Inoltre, circa un terzo di coloro che si avvalgono (o che intendono farlo in futuro) di buoni o promozioni all’acquisto digitali, dichiarano di apprezzare molto la possibilità di riceverli quando sono in prossimità di punti vendita di interesse (il 43% in Italia).

Per quanto riguarda l’atteggiamento nei confronti della comunicazione via mobile, circa un intervistato su cinque (21%) dichiara di essere interessato a ricevere promozioni offerte da negozi in prossimità della propria location attuale (in Italia il 26%).

“I servizi di localizzazione stanno diventando una realtà concreta e diffusa – spiega Cristina Colombo, Digital Practice Head Tns Italia, La gente si rende conto che la condivisione della propria localizzazione spesso può offrire dei vantaggi, degli sconti, delle promozioni: è la possibilità di rendere una promozione “rilevante”, offerta al momento giusto nel posto giusto. Tutto questo apre grandi opportunità e offre nuovi strumenti ai professionisti del marketing che sviluppano approcci targettizzati e focalizzati sulla propria customer base.”

Se da un lato lo studio evidenzia la volontà crescente di utilizzare i servizi di geo-localizzazione, dall’altro emergono motivazioni differenziate nei diversi Paesi. In America Latina, il 39% dichiara che il motivo principale per condividere la propria posizione, è la voglia di trovare gli amici, a fronte di un 11% in India. Trovare i propri amici attraverso servizi LBS crolla al 9% in Nord America ed è solo il 20% in Europa, il 22% in Italia.

Inoltre, le applicazioni di tali servizi sono molto varie nelle diverse aree del pianeta. Nei Paesi asiatici più sviluppati e ad alto tasso di tecnologia, il 36% utilizza i servizi di localizzazione per trovare ristoranti e luoghi di intrattenimento, mentre in Cina si scende al 17% ed in Italia al 23%.

“Queste variazioni geografiche evidenziano l’importanza di avere una strategia focalizzata sulla cultura del Paese in cui si intende lanciare servizi di questo tipo – continua Colombo – Offrono al marketing alti livelli di engagement e targettizzazione, ma devono essere costruiti secondo regole di ingaggio che rispettano il consumatore, in modo da non rischiare di diventare intrusivi. Quando le marche riescono a lavorare in maniera equilibrata e profilata, abbiamo visto ritorni significativi in termini di brand engagement, fidelizzazione e crescita”.

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