Si stringe il cerchio sulla vendita di Sirti. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, in campo sarebbero scesi Cvc e Cpd tramite Maticmind, società partecipata dal fondo per il 75% e da Cassa Depositi e Prestiti per il 15% mentre la restante quota è in mano al fondatore Carmine Saladino. Con l’entrata in scena di Maticmind il processo di vendita si avvierebbe alle battute finali.
Accanto a Maticmind c’è anche Nextaly, società guidata da Davide Cilli, per le infrastrutture di rete.
Sirti è attualmente controllata dal fondo Responsible&Sustainble Corporate Turnaround Fund (Rsct), gestito da Pillarstone e attivo in Italia nella realizzazione di reti Tlc.
Sul dossier Sirti è al avoro anche il private equity Searchlight, gruppo internazionale specializzato in investimenti in Tlc e infrastrutture che in Italia ha già investito nell’operatore Fwa Eolo.
I tempi di vendita
L’orizzonte temporale della vendita è, secondo Il Sole, quello dell’estate. Un elemento da attenzionare resta quello della golden power. Sirti, operando nel settore delle reti Tlc, è un asset strategico per il Paese e il dossier è sotto esame del governo. Il ricorso alla golden power servirebbe a garantire il know how, visto che il gruppo lavora per istituzioni pubbliche, anche internazionali come la Nato, e i ivelli occupazionali.
Via libera all’accordo integrativo
Intanto ad aprile i lavoratori e le lavoratric di Sirti hanno dato il via libera all’accordo integrativo, con un referendum che con il 79,9% ha approvato le ipotesi di accordo 2024-2026
Gli accordi prevedono: una tantum di 320 euro, eliminazione del piè di palo, introduzione del Premio di risultato, eliminazione di tutte le deroghe in peius, accordo sullo smart-working e buono pasto per chi opera da remoto, incremento del 20% delle indennità, incremento dei permessi per visite mediche, riconoscimento permessi aggiuntivi per adozioni, congedi a favore della maternità, portando il 30% dell’Inps al 50% per i primi tre mesi, supporto psicologico a distanza.
L’accordo definisce le regole per lo svolgimento delle prestazioni lavorative sia per chi opera con la programmazione dinamica, sia per chi opera nelle altre attività e comunque, tenderanno tutte ad applicare la programmazione dinamica, nonché per coloro che operano in smart-working e per chi svolge le funzioni di staff.
Tra queste, ovviamente, un peso importante lo hanno lo svolgimento delle attività in trasferta, tema sul quale abbiamo convinto l’azienda a continuare ad applicare il criterio “del fuori comune” anziché il criterio del raggio di 20 Km dalla sede o dalla abitazione del lavoratore per applicare la trasferta “VMT”, per ovviare alle differenze date dalle dimensioni dei comuni, per la realtà romana è rimasto in vigore l’accordo locale vigente ed è stata trovata analoga soluzione anche per il cantiere di Genova.
Inoltre, sono stati incrementati, il pasto meridiano forfettario fino a 100Km del 4%, forfettizzazione del “FOL” fino a 60 Km del 6%, forfettizzazione Fol tra 60 e 100 Km del 6%, forfettizzazione trasferta oltre i 300 Km del 4%, massimale a piè di lista oltre i 100km del 13%, reperibilità indennità chiamata del 20% e le altre indennità, tutte incrementate del 6%, rimborso lavanderia incrementato del 33%.
Così come sono state migliorate le indennità legate ai disagi (indennità Galleria-Metropolitana, indennità Torre, indennità Tunnel, indennità Montagna, introduzione indennità elicottero), con la previsione di aggiornare l’elenco delle indennità oggi previste, a partire da una discussione che sarà avviata entro aprile 2024, alla luce anche delle nuove attività che porterà il PNRR.
Introdotta la possibilità di limitare il disagio dell’istituto delle trasferte attraverso un tavolo nazionale che potrà affrontare il tema della rotazione del personale sui cantieri, attraverso un periodo massimo.
Infine sulla digitalizzazione – geolocalizzazione, si conferma l’utilizzo dell’applicazione in essere per l’inizio e la chiusura degli interventi; sulla geolocalizzazione si consente l’installazione dei segnalatori GPS sui mezzi pesanti (ma non sui furgoni), e sulle apparecchiature a maggiore valore economico per contrastare il fenomeno dei furti, ma avverrà previo esame congiunto con le RSU ed i dati rilevati non potranno essere utilizzati né ai fini delle contestazioni disciplinari, né ai fini della misurazione della produttività.
Sul Premio di risultato, individuati due parametri, REVENUES (fatturato) al 35% ed EBITDA al 65%.
L’attuale premio va da 435 euro lordi a 942 euro lordi, è prevista anche l’opzione welfare che, oltre alle agevolazioni fiscali e contributive per i lavoratori, prevede un incremento a carico dell’azienda del 25% determinando così, un Premio di risultato che va da 544 euro a 1.178 euro, al raggiungimento dei parametri.
Il PDR sarà riproporzionato solo per le aspettative non retribuite, assunzioni o dimissioni in corso di anno, non avrà invece, alcuna decurtazione su permessi retribuiti, sulla maternità, sulla legge 104, malattia e terapia salvavita.
Introdotto per la prima volta, il monitoraggio trimestrale sull’andamento dei parametri, al fine di garantirne la effettiva erogazione.