L’Lte si appresta a diventare realtà per milioni di cittadini
americani: l’operatore Verizon Wireless, la joint venture di
Verizon Communications e Vodafone, attiverà domenica prossima la
sua rete di ultra-broadbabd in 38 città degli Stati Uniti e 60
aeroporti commerciali. Nel 2013 coprirà l’intera nazione.
Insieme al lancio della rete – che, garantisce Verizon, è fino a
dieci volte più veloce del suo network di terza generazione –
l’azienda ha presentato anche il nuovo piano tariffario per il
servizio dati su banda larga mobile, che costerà 50 dollari al
mese per avere accesso a 5 Gigabyte, oppure 80 dollari al mese per
10 Gb. Verizon Wireless offrirà anche due chiavette Usb 4G, una
della Lg Electronics, disponibile da subito al prezzo di 100
dollari, l’altra della Pantech, sul mercato "quanto
prima”, ha dichiarato l’azienda.
Puntare sulla tecnologia di quarta generazione vuol dire per i
carrier wireless potenziare le proprie armi per conquistare nuovi
clienti. Le tariffe mensili fissate da Verizon sono di 10 dollari
inferiori rispetto a quanto l’operatore fa pagare per i piani 3G
con le chiavette e rispecchia piuttosto i prezzi per il servizio 3G
su portatili e netbook dotati di modem interni.
Tecnicamente, l’Lte è una tecnologia meno costosa per portare i
dati agli utenti, perché utlizza in modo più efficiente lo
spettro rispetto al 3G. Tuttavia, secondo Dan Hays, partner della
società di consulenza Prtm, quella di Verizon è una precisa
strategia di prezzo che mira a conquistare il numero più alto
possibile di clienti (e a tenerli collegati alla rete 4G) prima che
lo facciano gli operatori concorrenti.
I rivali di Verizon nel 4G non hanno puntato sull’Lte ma su
tecnologie alternative. Si tratta di Clearwire, la cui rete Wimax
(lanciata in collaborazione con Sprint) copre 68 mercati, e
T-Mobile Usa, che ha portato la sua rete Hspa+ in 80 mercati; ma il
vero nemico di Verizon Wireless è At&t, che sta lavorando sempre
sull’Hspa+, ma sarà pronta solo nel 2011: Verizon ha fatto di
tutto per batterla sul tempo.