Vestberg: “Ict, un’arma chiave nella guerra alla povertà”

Il Ceo di Ericsson: “Gli investimenti nella banda larga potranno accelerare la ripresa economica”

Pubblicato il 26 Mar 2010

La banda larga avrà un ruolo chiave nella risoluzione delle sfide
globali del nostro tempo. Nel è convinto Hans Vesteberg, Ceo di
Ericsson che, in occasione della conferenza State of the Planet
presentata dall’Earth Institute e da Ericsson a New York, ha
precisato come “di qui a cinque anni, il settore Ict sarà
determinante nella lotta alla povertà e per far fronte ai
cambiamenti climatici e permetterà di accelerare la ripresa
economica”.

“L’accesso alle comunicazioni mobili è cruciale per rompere il
ciclo della povertà nei paesi in via di sviluppo e per raggiungere
i Millennium Development Goals (gli obiettivi dell’Onu che gli
Stati-membri si sono impegnati a raggiungere entro il 2015 in
ambito economico e sociale, ndr), migliorando sensibilmente la
qualità della vita delle persone – ha spiegato Vestberg -. Oggi si
contano 4,6 miliardi di abbonamenti alla rete mobile e in cinque
anni si raggiungeranno i 7 miliardi.”

Vestberg ha inoltre sottolineato che per realizzare questo
potenziale di sviluppo con successo sarà necessario portare tutto
ciò “su scala industriale” e che questo richiederà
l’impegno da parte di molte organizzazioni internazionali e di
diversi settori.
Quanto al ruolo delle telecomunicazioni nel processo di ripresa
economica, il numero uno di Ericsson ha messo in luce come i
governi di tutto il mondo stiano riconoscendo sempre più
importanza agli investimenti nelle infrastrutture di rete, che
incidono positivamente sulla creazione di nuovi posti di lavoro e
sul Pil e che sono quindi strategici per uscire dall’attuale
crisi finanziaria, ed ha evidenziato che gli operatori mobili,
tradizionalmente tra i maggiori investitori in questo comparto,
possono giocare un ruolo significativo coadiuvando l’azione dei
governi.

“La crescita economica e la protezione dell’ambiente non devono
essere in conflitto tra loro. Al contrario, gli investimenti nella
banda larga possono promuovere entrambe e condurre la green economy
in una nuova era – ha concluso -. La banda larga sarà un
prerequisito per una low carbon economy del XXI secolo e
consentirà lo sviluppo di servizi quali smart grid, trasporti
intelligenti e e-health, ciascuno dei quali contribuisce in modo
significativo a ridurre le emissioni di CO2.”

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