La banda larga avrà un ruolo chiave nella risoluzione delle sfide
globali del nostro tempo. Nel è convinto Hans Vesteberg, Ceo di
Ericsson che, in occasione della conferenza State of the Planet
presentata dall’Earth Institute e da Ericsson a New York, ha
precisato come “di qui a cinque anni, il settore Ict sarà
determinante nella lotta alla povertà e per far fronte ai
cambiamenti climatici e permetterà di accelerare la ripresa
economica”.
“L’accesso alle comunicazioni mobili è cruciale per rompere il
ciclo della povertà nei paesi in via di sviluppo e per raggiungere
i Millennium Development Goals (gli obiettivi dell’Onu che gli
Stati-membri si sono impegnati a raggiungere entro il 2015 in
ambito economico e sociale, ndr), migliorando sensibilmente la
qualità della vita delle persone – ha spiegato Vestberg -. Oggi si
contano 4,6 miliardi di abbonamenti alla rete mobile e in cinque
anni si raggiungeranno i 7 miliardi.”
Vestberg ha inoltre sottolineato che per realizzare questo
potenziale di sviluppo con successo sarà necessario portare tutto
ciò “su scala industriale” e che questo richiederà
l’impegno da parte di molte organizzazioni internazionali e di
diversi settori.
Quanto al ruolo delle telecomunicazioni nel processo di ripresa
economica, il numero uno di Ericsson ha messo in luce come i
governi di tutto il mondo stiano riconoscendo sempre più
importanza agli investimenti nelle infrastrutture di rete, che
incidono positivamente sulla creazione di nuovi posti di lavoro e
sul Pil e che sono quindi strategici per uscire dall’attuale
crisi finanziaria, ed ha evidenziato che gli operatori mobili,
tradizionalmente tra i maggiori investitori in questo comparto,
possono giocare un ruolo significativo coadiuvando l’azione dei
governi.
“La crescita economica e la protezione dell’ambiente non devono
essere in conflitto tra loro. Al contrario, gli investimenti nella
banda larga possono promuovere entrambe e condurre la green economy
in una nuova era – ha concluso -. La banda larga sarà un
prerequisito per una low carbon economy del XXI secolo e
consentirà lo sviluppo di servizi quali smart grid, trasporti
intelligenti e e-health, ciascuno dei quali contribuisce in modo
significativo a ridurre le emissioni di CO2.”