Migliore tutela dei consumatori attraverso forme contrattuali
chiare e trasparenti, possibilità di migrare da un operatore
all'altro in tempi brevissimi, maggiore protezione dei dati
personali. E poi armonizzazione delle regole a livello comunitario
relativamente all'accesso alle infrastrutture di rete da parte
degli operatori alterantivi all'incumbent, accesso unificato ai
servizi di emergenza quali il 112.
Queste in sintesi le novità che saranno operative a partire da
mercoledì prossimo in tutti i Paesi dell'Unione europea. Il 25
maggio entra infatti in vigore il Telecom Package, alias la
riforma del settore delle Tlc approvata dal Parlamento europeo a
novembre 2009 che modifica cinque direttive UE vigenti: la
direttiva quadro, la direttiva accesso, la direttiva
autorizzazioni, la direttiva servizio universale e la direttiva
“e-privacy”. Gli Stati membri sono tenuti ad attuare a livello
nazionale le norme in materia di telecomunicazioni introdotte
dall’Ue al fine di aumentare la competitività del settore e di
offrire migliori servizi alla clientela.
La riforma ha inoltre istituito il Berec (l’Organismo dei
regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) i cui poteri
di supervisione nonché normativi dovranno contribuire a creare una
maggiore certezza del diritto e aiutere gli operatori a crescere in
un mercato delle telecomunicazioni unico e paneuropeo.
“I cittadini e le imprese dovrebbero approfittare al massimo
delle opportunità offerte dalle nuove norme per avere servizi più
competitivi nel settore delle telecomunicazioni. Farò del mio
meglio per aiutarli in questo senso. Se questi diritti non saranno
attuati nella pratica, adotterò i provvedimenti necessari, nei
confronti degli Stati membri e degli operatori, per porvi
rimedio”, sottolinea Neelie Kroes.
Per garantire un’attuazione rapida delle norme Ue, la Commissione
ha lavorato in stretta collaborazione con gli Stati membri. E non
esclude di avviare procedimenti di infrazione contro gli Stati
membri che non passeranno all'azione entro i termini previsti e
che non contribuiranno dunque a creare in tempi rapidi le
condizioni per dare vita al mercato unico nel settore delle
telecomunicazioni.
Ecco in dettaglio le nuove misure:
Migliore tutela dei consumatori e scelta più
ampia
– Sarà possibile passare da un operatore fisso o mobile a un altro
senza dover cambiare il proprio numero di telefono, entro un giorno
lavorativo.
– I contratti iniziali di abbonamento per i clienti avranno una
durata massima di 24 mesi e gli operatori saranno obbligati a
offrire contratti di 12 mesi; in questo modo i clienti potranno
passare più facilmente a un altro operatore in presenza di offerte
migliori.
– Le informazioni sui servizi a cui un cliente si abbona dovranno
essere più chiare. I contratti dovranno contenere informazioni in
merito ai livelli minimi di qualità del servizio. In particolare,
gli utenti di Internet dovranno ricevere informazioni in merito
alle tecniche di gestione del traffico e al loro impatto sulla
qualità del servizio, così come eventuali altre limitazioni
(limiti di larghezza di banda, velocità di connessione
disponibili, blocco o strozzatura dell’accesso a taluni servizi
come i servizi VoIP); i contratti dovranno inoltre contenere
informazioni dettagliate relative ai rimborsi e alle compensazioni
offerte qualora tali livelli minimi non siano raggiunti.
Maggiore sicurezza e protezione della riservatezza
online
– Maggiore protezione contro la violazione di dati personali e lo
spam (e-mail indesiderate), obbligo di avviso in caso di violazione
dei dati personali.
– Maggiori informazioni e richiesta di autorizzazione per la
registrazione o l’utilizzo dei dati nei dispositivi degli
utenti
Regolamentazione più coerente nel territorio
dell’UE
– Gli organismi nazionali di regolamentazione saranno più
indipendenti e potranno, come estrema risorsa, obbligare gli
operatori di telecomunicazioni che dispongono di un potere di
mercato significativo a separare le reti di comunicazione e la
fornitura di servizi per garantire agli altri operatori un accesso
senza discriminazione (senza separare necessariamente la proprietà
né imporre la creazione di una società distinta).
– La Commissione, in cooperazione con il Berec (l’Organismo dei
regolatori europei delle comunicazioni elettroniche), ha inoltre
ricevuto poteri supplementari di supervisione delle misure relative
alla concorrenza sui mercati delle telecomunicazioni (la cosiddetta
“procedura dell’articolo 7“). Nella pratica, se la
Commissione ritiene che una misura relativa alla concorrenza
notificata, in fase di progetto, da un organismo nazionale di
regolamentazione rischi di creare barriere al mercato unico dei
servizi di telecomunicazioni, essa può svolgere una valutazione
approfondita e, in consultazione con il Berec, emettere una
raccomandazione all’organismo nazionale di regolamentazione per
modificare o ritirare la misura programmata. Le autorità nazionali
di regolamentazione devono tenere in massima considerazione tali
raccomandazioni
Tra gli altri elementi introdotti nel pacchetto figura un migliore
accesso ai servizi di emergenza, come il 112 (numero unico di
emergenza europeo).
"Recentemente la Commissione ha adottato, sulla base di
elementi nuovi contenuti nelle norme aggiornate sulle
telecomunicazioni, una raccomandazione che indica alle autorità
nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni le modalità
per disciplinare l’accesso di terzi, a condizioni di concorrenza,
alle reti ultraveloci in fibra ottica (note anche come reti NGA,
ovvero “accesso di nuova generazione”)", recita il testo
della Ue.
La Commissione sta seguendo attentamente l’attuazione delle nuove
norme negli Stati membri e si avvarrà dei propri poteri,
rafforzati dal trattato di Lisbona, per assicurare che le nuove
norme europee siano attuate in maniera completa e tempestiva nei
sistemi nazionali. Per aiutare gli Stati membri ad attuare le nuove
norme sulle telecomunicazioni la Commissione ha messo a punto
orientamenti su vari aspetti, come i cookies e il servizio
universale.