sulla propria proposta di revisione delle regole di accesso alle
reti broadband di nuova generazione (Nga) contenuta in una
Raccomandazione resa nota oggi (scarica qui il testo
integrale) e anticipata la scorsa settimana dal Corriere
delle Comunicazioni.
La consultazione, aperta fino al 24 luglio, fa parte del percorso
che entro fine anno – secondo quanto previsto dalla stessa
Commissione – mira all’approvazione delle nuove regole per
dare slancio agli investimenti nelle reti Ngn. La proposta della
Commissione fa leva su una regolamentazione “soft”, basata
sulla logica del risk premium, per gli operatori che
realizzeranno congiuntamente le reti in modalità multi
fibra.
Il Draft non è però stato accolto con favore né dagli
incumbent né dagli Olo. “Il testo appare fortemente
influenzato dagli operatori incumbent, sostenuti dai governi
amici – sottolinea l’Ecta – Negli ultimi mesi vi è stato un
forcing del cancelliere Merkel su Barroso, e non è escluso che
la probabile riconferma di quest'ultimo sia appunto dovuta a
questo patto sugli Nga”. “Di fatto il testo prevede delle
regulatory holiday in caso di comportamenti collusivi e
anticompetitivi perpetrati ai danni del mercato e dei
consumatori” (scarica qui
il documento Ecta)
Da parte sua l’Etno sostiene che “non si farà altro che
scoraggiare gli investitori. Le Nga necessitano di un apporoccio
regolatorio innovativo che incoraggi tutti gli attori in campo ad
investire e a condividere il rischio. E fra l’altro il testo
della Commissione ignora il principio di neutralità
tecnologica”. (scarica qui
il documento Etno)