Parte da Brolo (Sicilia), Vedano al Lambro (Lombardia), Boretto (Emilia Romagna) e Monte San Biagio (Lazio) la rivoluzione digitale nelle telecomunicazioni targata Open Fiber con l’introduzione della fibra ottica e l’abbandono della rete in rame. Sono questi infatti i primi quattro centri italiani selezionati in ‘100% fibra vera’, il progetto di Open Fiber mirato a incentivare lo switch-off del rame nell’infrastruttura di telecomunicazione.
Attualmente l’infrastruttura in fibra ottica in Italia ha una copertura significativa e comunque in linea con la media europea. La fibra copre circa il 60% delle unità immobiliari italiane. Al momento il livello di backup e l’utilizzazione di queste infrastrutture è ancora molto limitata, con circa il 27% rispetto alla media europea del 54% e a Paesi vicini come Francia e Spagna, che superano l’80%.
A Brolo raggiunte 4.500 unità immobiliari
Il progetto è partito con Brolo (Me), dove i lavori della nuova rete in fibra ottica, che oggi raggiunge 4.500 unità immobiliari tra abitazioni, imprese, uffici pubblici e scuole, si sono conclusi da tempo. La cittadina figura nei primi comuni-pilota per una serie di fattori: l’ampia copertura del territorio garantita dalla nuova rete in fibra ottica e la spiccata apertura all’innovazione digitale dimostrata dalla comunità. Qui i principali operatori partner di Open Fiber, insieme agli Internet Service Provider locali, stanno già commercializzando i servizi sulla rete ultraveloce realizzata: gli utenti interessati possono verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare uno degli operatori disponibili e scegliere il piano tariffario preferito per iniziare a navigare ad altissima velocità.
Fibra ottica per lo sviluppo delle comunità
“Con questo progetto – dice la responsabile affari istituzionali territoriali Open Fiber Paola Martinez – intendiamo offrire un contributo al processo di spegnimento delle reti in rame, dimostrando quanto e come la diffusione della fibra ottica contribuisce allo sviluppo delle comunità, soprattutto quelle più distanti dai grandi centri e dalle aree metropolitane. Il processo di migrazione verso le reti in fibra ottica Ftth procede purtroppo a rilento: senza un impulso normativo specifico, l’effettivo spegnimento del rame si otterrebbe ben oltre i target di connettività gigabit prefissati da Italia ed Europa, vanificando tutti gli sforzi e investimenti tecnologici che il Paese sta sostenendo per centrare gli obiettivi della transizione digitale ed ecologica. Partiamo da Brolo proprio per mostrare che l’Italia è pronta alla rivoluzione digitale”.
“L’eliminazione del rame e la contestuale posa della fibra ottica rappresenta un tassello fondamentale della strategia di crescita e ammodernamento che abbiamo voluto dare con la nostra azione amministrativa. Potremo garantire – afferma Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo – connessioni ultra veloci per scuole, uffici e altre strutture comunali, con un risparmio economico rilevante per i costi delle utenze. Ma questo intervento non è solo un miglioramento tecnico: la posa della fibra ottica è parte integrante della nostra visione di sviluppo a 360 gradi, che punta a rendere Brolo più moderna, efficiente e competitiva. L’innovazione tecnologica non è un obiettivo isolato, ma il motore che alimenta la qualità dei servizi pubblici e la vita quotidiana dei cittadini. Vogliamo una città connessa, capace di offrire soluzioni digitali semplici e accessibili, che rendano tutto più facile e immediato. Penso anche alle imprese che ormai operano nel settore del commercio on line, ma anche ai turisti che vengono a Brolo: dobbiamo fare il possibile per fornire loro la rete più performante possibile. Sono certo che da una rete internet super veloce ne beneficeranno tutti, imprese e cittadini”.