Il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo sarà
operativo dal 2014. La certezza del rispetto dei tempi arriva dal
riesame intermedio dello sviluppo dei programmi compiuto oggi dalla
Commissione europea.
"Galileo consentirà all'Europa di competere sul mercato
globale della tecnologia spaziale e di imporsi quale attore di
punta in un settore in espansione caratterizzato da una crescente
internazionalizzazione e dall'arrivo delle economie
emergenti", ha sottolineato il vicepresidente della
Commissione europea, Antonio Tajani, che si è detto
"soddisfatto dei progressi compiuti finora".
Il mercato globale delle applicazioni per la navigazione
satellitare dovrebbe raggiungere, entro il 2020, un valore di 240
miliardi di euro. Negli ultimi anni il settore ha registrato un
incremento del 30%. Secondo i dati diffusi dalla Commissione,
attualmente il 6-7% del Pil dei paesi sviluppati (per l'Europa
un valore di 800 miliardi di euro) dipende dalla navigazione
satellitare.
L'Unione europea finanzierà i programmi di navigazione
satellitare Galileo e Egnos con 3,4 miliardi di euro nel periodo
2007-2013. Ma occorreranno altri 1,9 miliardi di euro nel periodo
2014-2020 per completare le infrastrutture di Galileo. I costi
operativi complessivi sia di Galileo sia di Egnos sono stimati, al
momento, in 800 milioni di euro all'anno.
La navigazione satellitare Egnos, utilizzata in agricoltura, per il
salvataggio o la cartografia, è già operativa dal primo ottobre
2009 e a breve potrà essere usata anche per l'aviazione
civile. E' inoltre in fase avanzata la validazione in orbita di
Galileo e sono già stati assegnati i contratti per la fase di
realizzazione iniziata nel 2008.