Vimpelcom pianifica di tagliare migliaia di posti di lavoro in Russia. La scelta, anticipata da Bloomberg, sarebbe una diretta conseguenza della decisione del ceo Jean-Yves Charlier, che avrebbe deciso di ristrutturare l’operatore mobile, vittima della recessione economica e della competizione agguerrita nel Paese.
I tagli dovrebbero riguardare principalmente il management, e avverranno nell’arco di sei-otto mesi, ha annunciato alla Tv Rossiya 24 il country manager Mikhail Slobodin (nella foto), mentre le posizioni a diretto contatto con la clientela non dovrebbero essere toccate dalla ristrutturazione.
“Non stiamo assistendo a un calo delle vendite – ha detto Slobodin, che in Russia è a capo di circa 27mila dipendenti – ma è ovvio che stiamo seriamente correndo il rischio di arretrare e subire un calo di fatturato”.
Charlier, che ad aprile è passato in Vimpelcom, azienda che in Italia controlla Wind, in procinto di portare a conclusione il merger con 3Italia, aveva fino a quel momento guidato l’operatore francese Sfr, è oggi è impegnato nel compito di invertire il calo di ricavi dovuto alle fluttuazioni valutarie in Russia e alle difficoltà economiche del Paese, con l’obiettivo di far crescere il cash flow di 750 milioni di dollari in tre anni.
VimpelCom, di cui sono soci il miliardario Mikhail Fridman e l’operatore norvegese Telenor Asa, deve al mercato russo più di un terzo delle sue vendite. L’arrivo di Slobodin, proveniente dalla società petrolifera Tnk-Bp, alla guida delle attività in Russia, è stato formalizzato subito dopo che Fridman e i suoi soci avevano preso, nel 2013, la decisione di vendere la società dell’energia a una società a controllo statale.