STRATEGIE

Vimpelcom torna all’utile e diventa Veon: pronta la virata hi-tech

Il gruppo di Tlc chiude il 2016 con profitti a 2,41 miliardi di dollari e ricavi in calo del 7,5%. La nuova denominazione richiama l’omonima app multi-servizi, messa al centro della nuova strategia e già disponibile in Italia. Vivendi, Deezer e Mastercard tra i partner

Pubblicato il 27 Feb 2017

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Vimpelcom torna all’utile nel 2016 e prepara il cambio nome, inaugurando la svolta hi-tech. Sono queste le indicazioni principali che emergono da una nota emessa dal gigante delle telecomunicazioni, che in Italia controlla il gruppo Wind Tre in tandem con Hutchison. La compagnia ha chiuso l’esercizio fiscale dello scorso anno con un utile di 2,41 miliardi di dollari, dimenticando la performance dell’anno precedente che aveva fatto segnare un rosso di 655 milioni. I ricavi registrano un calo del 7,5%, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 12,4% a quota 3,2 miliardi.

Il gruppo di tlc inaugura con la chiusura del 2016 una nuova politica dei dividendi, prevendendo la distribuzione di 0,23 dollari per azione: dopo l’acconto di 0,035 dollari dello scorso dicembre il saldo di 0,195 dollari sarà pagato in aprile. Nel 2017 il gruppo prevede una crescita inferiore al 5% per i ricavi e per il Mol ed una liquidità in calo da 1,98 a 7/800 milioni, per salire a 1 miliardo nel 2018.

Oltre ai numeri economico-finanziari, la grande novità della compagnia riguarda il cambio di denominazione da Vimpelcom e Veon che sarà sottoposto al voto di un’assemblea straordinaria degli azionisti entro il 30 marzo. Il nuovo nome è lo stesso dell’app di messaggistica messa al centro della nuova strategia di crescita e lanciata in Italia a novembre. E lo stesso della nuova piattaforma Internet del gruppo che integra capacità di analisi di dati e intelligenza artificiale, supera il tradizionale modello di servizio per sostituirlo con un’esperienza semplice, divertente, immediata ed intuitiva, in cui tutto è a portata di mano.

“Vogliamo trasformarci da compagnia di telecomunicazioni a compagnia hi-tech”, ha spiegato il ceo Jean-Yves Charlier commentando i risultati. Lo dimostrano anche le partnership strette dal gruppo con Studio+ di Vivendi, che produce serie tv mobile-only, con il servizio di streaming musicale Deezer e Mastercard.

Veon si pone in aperta competizione con tutte gli altri grandi servizi di messaggistica, da Facebook a Whatsapp, puntando su un modello free che includa al proprio interno diversi servizi e che consenta di sfruttare le nuove frontiere dei big data. Il ceo Charlier ha reso noto che in Italia l’app è stata scaricata da circa 1 milione di persone in 4 mesi, raggiungendo la top fine delle app più scaricate a febbraio (dati SimilarWeb).

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