"Miliardi di smartphone, tablet always on e l’Internet delle
cose, ormai alle porte, hanno bisogno di una massiccia iniezione di
banda larga mobile in più, per non mandare in tilt i network
mobili. In pochi anni servirà almeno un Gigahertz di spettro radio
in più, per veicolare questo tsunami di dati in
avvicinamento". La pensa così Roberto Viola,
segretario generale dell’Agcom e vice presidente del Radio
Spectrum Policy Group, l’istituzione della Commissione europea
che si occupa delle frequenze. Uno scenario in rapida evoluzione
quello del wireless in mobilità, che implica una rapida
innovazione nella gestione dello spettro radio, per stare al passo
con queste nuove sfide. “Tanto più – aggiunge Viola – che
raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale europea richiede
una griglia regolamentare in grado di attrarre nuovi investimenti,
che tenga conto del ruolo chiave dei network mobili per raggiungere
gli obiettivi Ue. In quest’ottica è necessaria la cooperazione e
l’armonizzazione delle politiche sullo spettro in Europa, per
creare le condizioni favorevoli a questa evoluzione tecnologica”.
La realizzazione di un programma comune europeo per lo sviluppo
dello spettro radio prevede uno sforzo coordinato di tutti i player
in gioco.
“L’obiettivo è identificare lo sviluppo di potenziali utilizzi
futuri dello spettro, tenendo conto dei trend tecnologici e della
domanda di nuovi servizi”, aggiunge Viola, secondo cui questi
step sono fondamentali per lo sviluppo della policy europea sullo
spettro radio. “Come ha ricordato quest’anno il Presidente
Calabrò nella sua relazione al Parlamento serve liberare nuove
porzioni di spettro – aggiunge Viola – e a questo fine è
necessario prima mettere in campo un’analisi approfondita dello
stato attuale di utilizzo dello spettro. Senza sottovalutare il
ruolo dei trend tecnologici che possono impattare sull’uso delle
frequenze, per identificare utilizzi potenziali dello spettro. Un
altro obiettivo del Radio Spectrum Policy Group è quello di
fissare un programma chiaro, che prenda in considerazione porzioni
specifiche di spettro radio, ad esempio quelle fra i 300 Mhz e i 3
Ghz dove c’è un notevole interesse per servizi in mobilità. Per
quanto riguarda l’uso collettivo dello spettro, l’obiettivo del
2011 punta sulle potenzialità degli spazi bianchi”.
L’assetto futuro dello spettro radio europeo è legato a doppio
filo con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Ue che propone di
portare almeno 2 megabit/s di banda larga in tutta Europa entro il
2013. Obiettivi che sono in cima all’agenda del Radio Spectrum
Policy Group (Rspg), l’agenzia in seno alla Commissione Ue, che
si occupa delle politiche comunitarie in materia di frequenze
radio. Composto dai massimi esperti dei paesi membri e della
Commissione, l’Rspg ha il compito di supervisionare e suggerire
la cornice regolamentare sulle policy dell’Ue in materia di
spettro. I pareri dell’Rspg sono la Bibbia per la Commissione e
le istituzioni dell’Ue su argomenti specifici che toccano le
frequenze e il loro utilizzo. In particolare, l’agenzia si occupa
anche dei network per rispondere alle necessità di diversi settori
come la sanità, i trasporti e l’energia. E ancora, di smart
grid, trasporti intelligenti e e-health, settori che contano
moltissimo sul rapido sviluppo dell’Internet delle cose e del
cloud computing.
Miliardi di oggetti connessi nel futuro prossimo avranno bisogno di
nuove allocazioni di spettro mobile. La net neutrality sarà
applicata aprendo le porte a diversi livelli di Quality of service.
La net neutrality e l’uso efficiente dello spettro sono obiettivi
che vanno a braccetto per garantire la diffusione dell’Internet
delle cose, una nuova realtà virtuale e interconnessa, formata da
diversi elementi: il cloud, la banda larga wireless, i device degli
utenti, le app collegate agli oggetti tramite lo standard Nfc (Near
field communication), che consentirà agli oggetti di dialogare fra
loro in modalità wireless. Gli obiettivi dell’Agenda Digitale
sul fronte del broadband mobile sono presto detti: connessioni
mobili always on dovunque in Europa; copertura al 100% con accesso
wireless ultra veloce; piattaforme e servizi interoperabili; più
spettro a disposizione per la banda larga mobile; utilizzo
efficiente delle risorse di rete; accesso equo alle risorse dello
spettro; il tutto sotto l’egida del regolatore come chiave del
successo.
La strategia del Radio Spectrum Policy Group è basata su alcuni,
pochi capisaldi: monitoraggio dell’utilizzo dello spettro radio
improntato all’efficienza; utilizzo collettivo dello spettro, che
implica l’aumento della capacità trasmissiva; miglioramento
della copertura a banda larga; concorrenza aperta sullo spettro,
tramite l’attività congiunta dell’Rspg e del Berec (Body of
European Regulators for Electronic Communications), l’Organismo
dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche;
armonizzazione e coordinamento a livello internazionale
sull’utilizzo dello spettro; tutto questo come premessa necessari
per l’innovazione.