Vivendi punta ancora sull’Italia e dopo essere diventata azionista di riferimento di Telecom con un pacchetto superiore al 21% del capitale sposta la barra sui contenuti e tratta con la società di produzione Cattleya fondata da Riccardo Tozzi. Il confronto al momento non avrebbe una ‘deadline’. “Le negoziazioni proseguono”, si limita a dire un portavoce del gruppo francese interpellato dall’Adnkronos.
Bocche cucite sul tipo di proposta sul tavolo che potrebbe riguardare l’acquisizione di quote di minoranza della casa di produzione cinematografica e televisiva che ha al suo attivo titoli come ‘Romanzo criminale’ e ‘Gomorra’ in tv e ‘Suburra’ di Stefano Sollima al cinema, ultimo titolo di una filmografia che inizia nel 1998 con ‘Matrimoni’ di Cristina Comencini.
Di certo è che l’interesse per un player di contenuti rientra nella strategia delineata dal ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine appena un mese fa. “Come dicono gli anglosassoni – aveva detto il manager – ‘il contenuto è il re e la distribuzione è la regina'”.
“Nell’ambito dell’industria dei media ci sono possibilità di collaborazione tra Francia e Italia, noi di Vivendi ci sentiamo molto vicini all’Italia; il nostro presidente e azionista numero uno, Vincent Bollorè, ha una storia molto lunga di investimenti in vostre aziende”, aveva sottolineato in audizione al Senato de Puyfontaine.