IL CASO

Vivendi, il piano Tim-Mediaset sul tavolo Agcom

La media company presenta all’authority le proposte per rispondere ai rilievi sulla doppia partecipazione. Nessuna comunicazione ufficiale sui dettagli. L’ipotesi più accreditata resta il “congelamento” dei diritti di voto nel gruppo di Cologno Monzese

Pubblicato il 20 Giu 2017

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Vivendi ha presentato all’Agcom il piano per rispondere alla delibera sulla doppia partecipazione in Tim e Mediaset. La comunicazione è avvenuta nella serata di ieri, entro il tempo limite concesso alla media company dall’authority per spiegare come intende adeguarsi al provvedimento, che ha imposto di rientrare nelle soglie previste dalla Legge Gasparri.

Il piano resta riservato e nessuna comunicazione ufficiale è arrivata da Parigi. L’ipotesi più accreditata vuole la società francese pronta a conferire in un trust i diritti di voto eccedenti il 9,9% in Mediaset, di cui Vivendi detiene il 28,8% delle azioni e il 29,9% dei diritti di voto. Conferme in tal senso sono arrivate all’Adnkronos da fonti vicine alla società francese.

La presentazione del piano ha seguito di poche ore il ricorso al Tar contro la stessa delibera Agcom relativa alla violazione delle norme del Tusmar. Entro la prossima settimana il Consiglio dell’Autorità garante per le comunicazioni si dovrebbe riunire per valutare i rimedi proposti da Vivendi rispetto ai rilievi dell’authority, che restano validi in attesa dell’esito del ricorso al giudice amministrativo.

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