TELEVISIONE

Vivendi “snobba” Mediaset: nessun accordo in vista

Il ceo Arnaud de Puyfontaine: “Buoni rapporti con il gruppo italiano, ma non esistono opzioni strategiche”. Rimane in campo la possibilità di investimento in Premium

Pubblicato il 07 Set 2015

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“Leggo tante cose, abbiamo buoni rapporti ma un’ipotesi del genere non è in agenda”. Così Arnaud de Puyfontaine (nella foto), ceo di Vivendi, ha risposto, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, a chi gli chiedeva se ci fosse un interessamento – come ventilato dal quotidiano francese Le Figaro – nei confronti Mediaset.

Secondo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, però, che citano una fonte anonima, Vivendi starebbe prendendo in considerazione l’opportunità di mettere in campo un massiccio investimento in Mediaset Premium, la Pay Tv del biscione, che si è aggiudicata per l’Italia i diritti esclusivi della Champions league.

Proprio Mediaset premium sta affrontando un momento cruciale, quello in cui inizia a misurarsi con il mercato nella sua nuova veste di concorrente diretta di Sky, dopo aver avuto la meglio all’asta dei diritti della Champions league per il prossimo triennio e aver siglato partnership di rilievo anche nel campo del cinema.

A Mediaset servirà ora dare un’accelerazione decisa alla propria campagna abbonamenti, per guadagnarsi i numeri che rendano sostenibile la strada che ha imboccato. Le voci che si sono rincorse nelle ultime settimane, ma che non hanno finora trovato conferme ufficiali da Cologno, parlano della necessità per Premium di chiudere il secondo semestre 2015 con 500mila nuovi abbonati, da aggiungere al milione e settecentomila che aveva all’inizio dell’estate.

Ma al di là dei proventi che potrà realizzare con i nuovi abbonamenti, Premium potrebbe contare da una parte sull’eventuale ingresso di un socio forte che possa fornire nuove energie e più stabilità per affrontare la sfida, e in prospettiva anche su entrate “straordinarie”, come quelle che potrebbero provenire dalla futura liberazione della banda 700Mhz, che il Governo ha intenzione di mettere a disposizione degli operatori di telefonia mobile.

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