Utile netto di 155 milioni di euro in aumento del 57% e ricavi saliti del 7% a quota 2,66 miliardi. Utile operativo pari a 185 milioni (+52%) e outlook positivo per l’intero anno. Sono i risultati principali del primo trimestre dell’anno firmato Vivendi.
La media company rende noti gli indicatori economico-finanziari del periodo gennaio-marzo, che registra una significativa crescita del fatturato (2,663 miliardi di euro, +6,9%) destinata, prevede la compagnia, a sostenere l’intero anno fiscale. A spingere le revenue di Vivendi la performance “eccellente” di Universal Music Group (+12,7%) e quella meno sostenuta di StudioCanal (+8,3%), mentre ancora in sofferenza il gruppo Canal+.
L’Ebit si attesta a quota 185 milioni, in calo del 52% a causa di un raffronto con il 1° trimestre del 2016 che aveva fatto registrare i 240 milioni di euro arrivati dalla risoluzione della querelle con Liberty Media negli Usa. La media company conferma una stima positiva per l’intero anno, con ricavi attesi in crescita del 5% e un Ebita in crescita intorno al 25 per cento. Di questi 185 milioni, una quota positiva per 32 milioni (in controtendenza rispetto alla perdita di 11 milioni) arriva dalla partecipazione in Telecom Italia. Nel commento ai conti, Vivendi ribadisce inoltre il suo “impegno a lungo termine” nei confronti di Telecom Italia e la volontà di “creare valore significativo per i clienti, i dipendenti e gli azionisti del gestore di Tlc”.
Vivendi annuncia poi di aver lanciato un’offerta al gruppo Bolloré per l’acquisto di una quota di circa il 60% di Havas, a un prezzo di 9,25 euro per azione che sarà finanziato in contanti. Il prezzo offerto rappresenta un premio dell’8,85 sul prezzo di chiusura delle azioni Havas di oggi. “La transazione – spiega Vivendi – ha un prezzo coerente con i multipli di settore a ci si aspetta abbia un effetto positivo su Vivendi. Dopo aver consolidato le sue fondamenta Vivendi entra ora in una nuova fase del suo sviluppo e questa operazione darà al gruppo una nuova dimensione per competere come player globale”. Questa operazione strategica, prosegue la compagnia, “permetterà a Vivendi di accelerare la costruzione di un leader globale dei contenuti, media e comunicazione e assicurerà una posizione unica in un contesto in cui i contenuti, la distribuzione e la comunicazione stanno convergendo”.