Vodafone accelera sulla banda larga via radio: “accesi” i primi quattro Comuni

L’azienda anticipa la roadmap del piano 1000 Comuni che prevede investimenti per un miliardo di euro in tre anni per abbattere il digital divide. Partono Pallare, San Pietro Viminario, Noepoli e Suni. Bertoluzzo: “Moltissime adesioni, abbiamo deciso di velocizzare i tempi”

Pubblicato il 20 Dic 2010

Entra nel vivo in anticipo il Progetto 1000 Comuni di Vodafone che
prevede investimenti per un miliardo di euro per portare, di qui ai
prossimi tre anni, la banda larga mobile nelle aree in digital
divide. Oggi il segnale "broadband" è stato accesso nei
primi quattro Comuni, ossia a Pallare (Liguria), San Pietro
Viminario (Veneto), Noepoli (Basilicata) e Suni (Sardegna), che
possono dunque fruire di connessioni via radio ad una velocità
media di 2 Mb al secondo.

Rispetto alla roadmap annunciata, che prevedeva l'avvio dei
lavori da gennaio 2011, Vodafone ha deciso di accelerare il piano
di investimenti: "Abbiamo già ricevuto segnalazioni per oltre
1.000 Comuni – sottolinea l'amministratore delegato di Vodafone
Italia, Paolo Bertoluzzo – e per questo abbiamo deciso di partire
con anticipo rispetto alla tabella di marcia che prevede la
copertura di un Comune al giorno. Siamo orgogliosi di coprire i
primi quattro Comuni convinti che oggi, con la diffusione dei più
moderni servizi e strumenti di comunicazione, tutti debbano poter
fruire delle potenzialità di internet. Questo sarà reso ancora
più agevole grazie al provvedimento adottato dal Ministero dello
Sviluppo economico e dall'Autorità per le garanzie delle
comunicazioni che ha consentito di utilizzare le frequenze più
efficienti del 900 MHz per l'Umts portando l'Italia tra i
Paesi più avanzati d'Europa nell'uso dello
spettro".

Secondo dati forniti da Vodafone ammontano a circa 1.800 i Comuni
italiani non coperti dalla banda larga per un totale di circa 7
milioni di cittadini (il 12% della popolazione).

La tecnologia radio – sottolinea l'azienda – è la più
adeguata ad eliminare il digital divide perché nelle zone più
isolate del Paese permette prestazioni paragonabili alla banda
larga fissa, è totalmente compatibile con i più moderni e diffusi
dispositivi di comunicazione sia in casa che in mobilità (es:
smartphone, tablet ), soddisfa criteri di efficienza dei costi,
permette una rapida velocità di implementazione‪. Il cittadino
potrà cosi avere accesso, sia all’interno delle abitazioni che
in mobilità, ad internet ad almeno 2Mbps, velocità più che
adeguata per tutte le applicazioni più diffuse.

Le comunità locali coperte dal progetto 1000 Comuni potranno
accedere ai servizi di comunicazione elettronica e di Pubblica
Amministrazione digitale mentre le piccole aziende, gli artigiani e
i commercianti potranno finalmente cogliere le opportunità di
business dell’economia digitale.

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