”Su Infostrada, se qualcuno pensa che siamo interessati, dovrebbe venire a proporci l’operazione. Noi siamo investitori che vogliono crescere sulla rete fissa. Credo che è una cosa che potremmo valutare se compatibile con la nostra strategia”. Lo afferma in un’intervista al Messaggero Paolo Bortoluzzo, ad uscente di Vodafone Italia e da due mesi direttore commerciale e delle operazioni di Vodafone nel mondo. A proposito di una eventuale offerta per Telecom Italia taglia corto: “Non è nella nostra agenda”.
Poi Bertoluzzo fa il punto sugli investimenti per le reti: “Sta esplodendo l’utilizzo del video. Questo porta a rilanciare gli investimenti. Abbiamo varato da poco il piano Spring che aumenta i nostri investimenti di 8,2 miliardi nei prossimi due anni oltre ai 15 che come gruppo Vodafone avevamo già programmato. L’Italia avrà un ruolo centrale. Passeremo da 1,8 a 3,6 miliardi in due anni”.
Rispetto al consolidamento del settore, il direttore commerciale lo giudica “una necessità e una opportunità”, mentre sulla ventilata fusione tra Wind e 3 Bertoluzzo si spinge a dire che “un consolidamento tra il terzo e il quarto operatore sarebbe sicuramente positivo”.
Quanto alla delibera sulle reti di nuova generazione (Ngn) e sulle tariffe della vecchia rete, Bertoluzzo definisce “coraggiosa” la decisione dell’Authority per le tlc, prevedendo che “creerà più concorrenza in Italia. Non solo perché allinea le tariffe Telecom ai costi effettivi . conclude – ma anche perché aprirà i cosiddetti cabinet, gli armadietti dell’ex monopolista, anche alla fibra degli altri operatori. Il nostro piano di investimenti si basa su questi presupposti”.
