L’OPERAZIONE

Vodafone cede un altro 10% di Vantage Towers: operazione da 1,3 miliardi



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La vendita permette di raggiungere una proprietà congiunta paritaria al 50% con il consorzio di investitori infrastrutturali guidato da Global Infrastructure Partners e Kkr, prevista al momento dell’annuncio della partnership di co-controllo. I proventi saranno utilizzati per la riduzione della leva finanziaria e del debito netto

Pubblicato il 22 lug 2024



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Vodafone Group annuncia la vendita di un’ulteriore quota del 10% in Oak Holdings, la partnership che co-controlla Vantage Towers, per una cifra di 1,3 miliardi di euro. Questa operazione consente di raggiungere la struttura di comproprietà paritaria del 50% con il consorzio di investitori infrastrutturali a lungo termine guidato da Global Infrastructure Partners e Kkr, come previsto al momento dell’annuncio della partnership di co-controllo.

La transazione è stata effettuata a un prezzo di 32 euro per azione, lo stesso valore della transazione iniziale annunciata il 9 novembre 2022. Con questa vendita, Vodafone porta il ricavato netto totale dalla dismissione delle sue quote in Vantage Towers a 6,6 miliardi di euro. I proventi ottenuti saranno utilizzati per ridurre il livello di indebitamento del gruppo, contribuendo a diminuire il rapporto debito netto/Ebitda rettificato di 0,1x. Questo è in linea con l’obiettivo strategico di Vodafone di operare nella metà inferiore del suo intervallo di leva finanziaria, che va da 2,25x a 2,75x.

Ad Oak l’89,3% di Vantage, a Vodafone il 44,7%

Oak Holdings detiene attualmente l’89,3% di Vantage Towers, e la proprietà effettiva di Vodafone è ora del 44,7% in seguito a questa transazione. Questa mossa strategica non solo rafforza la struttura finanziaria del gruppo, ma conferma anche l’impegno di Vodafone nel mantenere un equilibrio finanziario solido e sostenibile.

Un momento cruciale per Vodafone

La vendita di questa ulteriore quota arriva in un momento cruciale per Vodafone, che è impegnata anche in altre operazioni strategiche, come la fusione con Three UK, la filiale britannica di Hutchison. Questa fusione, valutata 19 miliardi di dollari, è attualmente sotto esame da parte della Competition and Markets Authority (Cma) del Regno Unito. Parte dell’accordo prevede che un’entità allargata di Vodafone-Three venda una porzione del suo 59% combinato del miglior spettro per le reti 5G a Virgin Media O2, per rispondere alle preoccupazioni normative riguardanti la riduzione del numero di operatori di reti mobili in Gran Bretagna da quattro a tre.

Estesa la condivisione della rete con Virgin Media O2

Inoltre, Vodafone e Virgin Media O2 hanno recentemente esteso il loro accordo di condivisione della rete fino alla metà degli anni ’30, includendo uno spostamento dello spettro che potrebbe facilitare l’approvazione normativa per la fusione con Three. Questo nuovo accordo potrebbe anche stimolare la concorrenza nel mercato della telefonia mobile del Regno Unito, creando un terzo operatore forte.

La strategia di Vodafone, quindi, non si limita alla sola riduzione della leva finanziaria, ma si estende a una serie di mosse tattiche volte a consolidare la sua posizione nel mercato delle telecomunicazioni, sia a livello nazionale che internazionale. La vendita della quota in Vantage Towers è solo un tassello di una più ampia strategia di ottimizzazione del portafoglio e di rafforzamento finanziario, che potrebbe avere un impatto significativo sul panorama delle telecomunicazioni nei prossimi anni.

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