Trimestre col segno più per Vodafone Italia, grazie alla corsa a gigabyte e broadband fisso. Gli ultimi tre mesi 2016 della telco si chiudono con i ricavi da servizi in rialzo del 3% a 1,33 miliardi, con una performance che conferma il trend di crescita intrapreso con gli ultimi due trimestri dell’esercizio fiscale 2017. Fra ottobre e dicembre scorsi si registra un aumento dell’1,4% sul fronte servizi mobili che ha chiuso l’anno con una fatturato di 1,105 miliardi.
A sostenere la salita, spiega in una nota la divisione guidata dall’Ad Aldo Bisio, tre fattori: l’aumento del consumo di dati mobili (+56%), il numero di clienti 4G cresciuti di un milione nel periodo in esame fino a 8,3 milioni e la performance positiva del segmento business. L’anima italiana del gruppo registra pure un’accelerata sul versante dei ricavi da servizi di rete fissa, capaci di generare nei tre mesi ricavi per 225 milioni (+11,9%) e un aumento di 70mila clienti a banda larga fissa che sono oggi 2,119 milioni.
Attualmente la copertura della rete 4G di Vodafone supera il 97% della popolazione in oltre 6.700 comuni, di cui 1.000 in 4G+. I servizi in fibra sono disponibili in 444 città italiane, e raggiungono 11 milioni di famiglie e imprese. A proposito di fibra, c’è da ricordare la partnership con Open Fiber che, dopo Milano, Bologna e Torino, è ora attiva commercialmente su Perugia. A breve, spiega Vodafone, seguiranno le altre grandi città previste dall’accordo.
Il segno positivo davanti ai numeri italiani hanno permesso al gruppo di contenere la discesa dei ricavi. Il gruppo registra un fatturato totale di 13,7 miliardi di euro (-3,9% %, inclusi 4 punti percentuali per l’impatto negativo dai movimenti dei tassi di cambio). Su base organica, i ricavi del servizi sono aumentati dell’1,7 per cento dell’1,7%. “Un forte impulso – si legge in una nota – viene dal fisso in Italia e Spagna: 417.000 totale netto a banda larga”.
Commentando i risultati, l’amministratore delegato del gruppo Vittorio Colao sottolinea che “in Europa continua la crescita nei ricavi da servizi, guidata da Italia, Germania e Spagna” e che Vodafone prevede “un’intensa pressione competitiva in India nel quarto trimestre e come già annunciato abbiamo avviato discussioni con l’Aditya Birla Group per una fusione di Vodafone India e Idea”. La performance complessiva in Europa e in Africa è “rimasta forte nel terzo trimestre”, aggiunge Colao che conferma la guidance per l’anno fiscale. Vodafone prevede, si legge in una nota, di raggiungere per l’intero anno finanziario, l’estremità inferiore del target di Ebitda e di raggiungere l’obiettivo di free cash flow, con l’incertezza sul mercato indiano mitigata dalla performance sostenuta in Europa e in Africa.
Queste ultime due previsioni sono costate alla società una discesa iniziale del 3% in Borsa. Il titolo ha poi recuperato viaggiando in negativo attorno al punto percentuale. Pesa, spiegano gli operatori e per ammissione della stessa telco, l’andamento in India dove l’operatore che fa capo al miliardario Mukesh Ambani, Reliance Infocomm, ha turbato il mercato offrendo servizi gratuiti. Vodafone progetta di risolvere il problema (i ricavi da servizi nel paese sono scesi dell’1,9% nel terzo trimestre e l’anno scorso il business è stato svalutato di oltre 5 miliardi di dollari) con una fusione tra la controllata e il numero 3 del settore Idea Cellular (del gruppo Aditya Birla). “Non vuol dire ricalibrare – ha precisato Colao in una conference call – ma un leader delle tlc in India, con poco meno di 400 milioni di clienti, un enorme spettro e la più grande infrastruttura di rete”. Secondo un report di Goldman Sachs l’incertezza sull’India “è un fattore chiave negativo ma un accordo con Idea potrebbe migliorare le prospettive”.