Vodafone è partita con l’offerta commerciale di fibra nelle case, su rete Metroweb, a Milano, a un prezzo aggressivo: 45 euro al mese per 100 Megabit in download e 20 Megabit in upload. “Abbiamo lanciato la nostra prima offerta in fibra ottica nelle case: a Milano, su 30 mila unità abitative, che diventeranno 180 mila entro fine dell’anno. Completeremo la città entro il 2015”, annuncia infatti al Corriere delle Comunicazioni Enrico Resmini, direttore residential Vodafone Italia.
Un’offerta che la dice lunga sulla strategia Vodafone sulla banda larghissima e anche su come si sta formando la concorrenza in questo nuovo mercato, in Italia.
“Ha caratteristiche uniche sul mercato, per i 20 Megabit in upload (il doppio di Fastweb), wi-fi in casa e Internet Key per navigare fuori casa con la rete veloce Vodafone, chiamate senza limiti verso tutti i telefoni fissi nazionali e internazionali (Europa occidentale, Stati Uniti e Canada) e verso i cellulari Vodafone. Il tutto a 45 euro al mese per sempre: non è un canone promozionale”, aggiunge Resmini.
“Quest’offerta rispecchia la logica con la quale stiamo approcciando il mondo della fibra, che crediamo sia una scelta importante per i nostri clienti e per la modernizzazione del paese”. Com’è noto, Vodafone utilizzerà la rete Metroweb (così come Wind). “Con Metroweb siamo riusciti a costruire un’offerta con costi di accesso allineati – leggermente superiori – a quelli del rame. E quindi l’offerta fibra è leggermente più costosa a quella Adsl”.
Ne deriva un prezzo al pubblico che è di fascia bassa, per essere un’offerta in fibra a 100 Megabit. E’ la stessa scelta fatta da Fastweb (http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20014_fibra-l-italia-raddoppia-5-milioni-di-case-passate.htm), sia su Vdsl2 sia sulla storica rete in fibra nelle case. Con la differenza però che Vodafone non utilizza una propria rete.
“Abbiamo scelto un prezzo al pubblico basso perché crediamo che questo permetta di innescare un meccanismo di adozione più massiccia per i clienti”.
Bisogna però vedere Vodafone – come gli altri operatori che utilizzeranno Metroweb – riusciranno a seguire questa strategia anche in città meno infrastrutturate e con minore densità abitativa di Milano. In città quindi dove i costi all’ingrosso rischiano di essere maggiori.
“Con Metroweb stiamo valutando quali possano essere le città successive. I criteri sono la densità abitativa, il bacino economico che gravita su questa città e la presenza di infrastrutture. Ne stiamo valutando quattro-cinque”, aggiunge Resmini.
“Nella strategia Vodafone la fibra è tassello fondamentale, quindi lanceremo nei prossimi mesi un’offerta sulla rete Telecom in tutte le città dove possiamo avere accesso Vula (Virtual unbundling)”.
A proposito, secondo Vodafone, “la tariffa Vula indicata da Agcom in delibera (http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/19949_agcom-taglia-la-fibra-di-telecom.htm) sia ancora alta per lanciare un’offerta a prezzo che massimizzi l’adozione. Certo lanceremo comunque l’offerta, ma confidiamo nella nuova consultazione Agcom per il listino wholesale Telecom 2013″.
Lo scenario delle offerte è insomma ancora incerto. Sembra probabile che i prezzi e le velocità cambieranno (forse anche molto) a seconda delle città e a seconda delle reti utilizzate (Telecom, Metroweb, Fastweb, che pure sta valutando di lanciare un’offerta all’ingrosso per l’accesso di altri operatori). Sul fatto di avere prezzi diversi su base geografica, Vodafone dice che è “una scelta non ancora messa a punto. Decideremo. Certo i costi cambiano molto tra Metroweb e Telecom. E laddove arriveremo su una infrastruttura alternativa, dismetteremo l’accesso su Telecom“.