LA SCALATA

Vodafone, gli arabi di e& hanno oltre il 15%



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Emirates Telecommunications Group ha informato la Borsa Valori di Abu Dhabi che la sua partecipazione azionaria è aumentata. La telco britannica intanto ha riacquistato oltre 18,5 milioni di azioni a prezzi che vanno da 74,04 a 75,18 centesimi di sterlina

Pubblicato il 4 set 2024



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Sale la quota di Emirates Telecommunications group company (e&) nella telco europea Vodafone: la telco araba ha informato il gestore della Borsa di Abu Dhabi (Adx) che la sua partecipazione nel gruppo britannico è aumentata a circa il 15,01%. La società degli Emirati Arabi Uniti era già maggiore azionista della telco con una quota che finora si attestava al 14,61% (e l’intenzione sarebbe di scalare ulteriormente fino al 20% o al 25%).

La partecipazione azionaria aggiornata – spiegano i documenti depositati da e& – è il risultato del fatto che Vodafone ha riacquistato delle azioni proprie, riducendo il suo capitale sociale totale. Il numero totale di azioni di e& rimane lo stesso a 3.944,7 milioni.

Vodafone, buyback di azioni, gli arabi di e& salgono al 15%

La società britannica di telecomunicazioni aveva informato la borsa di Londra la scorsa settimana di aver riacquistato 18.504.238 delle proprie azioni a prezzi che vanno da 74,04 a 75,18 pence per azione, pagando un prezzo medio di 74,72 pence.

Le azioni saranno detenute in tesoreria, lasciando la società con 26.303.110.448 azioni ordinarie in emissione, escluse quelle detenute come treasury stock. La transazione faceva parte di un programma di riacquisto di azioni eseguito da Goldman Sachs International per conto di Vodafone.

Hatem Dowidar nel board di Vodafone

Nell’agosto dello scorso anno, Hatem Dowidar, ceo di e&, aveva dichiarato a Cnbc Arabia che la sua azienda stava progettando di aumentare la sua partecipazione in Vodafone al 20%. La telco araba è in attesa di approvazioni normative nei paesi in cui opera la società britannica, incluso “un accordo per regolare le relazioni tra le due società e anche la possibilità di aumentare la nostra partecipazione al 20%”, ha dichiarato Dowidar a Reuters.

Lo scorso febbraio Dowidar è entrato ufficialmente nel Consiglio d’amministrazione di Vodafone come direttore esecutivo, nonché nel comitato nomine e governance della telco. La sua nomina dà attuazione – dopo l’ottenimento delle approvazioni normative – a uno dei punti previsti dall’accordo di collaborazione strategica siglato l’11 maggio 2023 da Vodafone group ed e&. 

“Sono lieto che Hatem entri a far parte del Consiglio di amministrazione di Vodafone. Ha una vasta esperienza nel settore delle telecomunicazioni e ha ricoperto posizioni di rilievo in diverse aziende in Medio Oriente, Africa ed Europa – aveva sottolineato allora Jean-François van Boxmeer, presidente di Vodafone – La sua nomina rafforzerà ulteriormente la nostra partnership strategica“.

“Non vedo l’ora di entrare a far parte del Consiglio di amministrazione di Vodafone e di lavorare con Jean-François e i miei colleghi membri del board  – ha affermato Dowidar –  per sostenere la rapida trasformazione intrapresa da Margherita Della Valle e dal team di gestione”.

Tlc, Niel nel cda di Bytedance e Slim sale in BT

Il settore delle Tlc resta in pieno fermento, con il miliardario messicano Carlos Slim che ha aumentato la partecipazione nel gigante britannico delle telecomunicazioni Bt, come riporta Bloomberg. Control Empresarial de Capitales, società di investimento della famiglia di Slim, è salita al 4,3% del gruppo. A giugno scorso la società di Carlos Slim aveva reso noto di aver acquisito una partecipazione del 3,16% per circa 400 milioni di sterline. Si tratta del secondo incarico di Niel come amministratore di una società internazionale, oltre alla sua attività nel settore delle telecomunicazioni. Da marzo 2018, il fondatore di Free è infatti membro del consiglio di amministrazione della società di investimento statunitense Kkr, un altro degli azionisti di ByteDance.

Da parte sua, Xavier Niel, fondatore di Iliad, è entrato nel consiglio di amministrazione di Bytedance. Niel, che è anche azionista individuale del gruppo Le Monde, sostituisce nel board l’americano Philippe Laffont, che guida la società di investimenti Coatue Management, a sua volta azionista della casa madre del social network TikTok. Secondo il portale The Information Coatue Management avrebbe cercato di vendere alcune delle sue azioni della società.

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