“Ho fiducia che il nuovo Governo, in cui ci sono persone che
hanno grande sensibilità verso l’innovazione, lo sviluppo delle
infrastrutture, la concorrenza, metta al centro dell’agenda
questi temi che sono fondamentali per il rilancio della crescita di
lungo periodo”. Così l’ad di Vodafone, Paolo Bertoluzzo, in
un’intervista a tutto campo sul Corriere della Sera.
“Abbiamo manifestato formalmente a Metroweb, F2i e Cdp la
disponibilità a partecipare direttamente al capitale della
società con una quota di almeno il 10% per sostenere lo sviluppo
del progetto”, ha precisato il manager, a condizione però “che
ci sia un piano ambizioso che risponda alle esigenze di sviluppo e
crescita e quindi punti a cablare le prime 100 città italiane,
partendo da Milano, in 5 anni: un impegno che vale 5 miliardi di
euro di investimenti complessivi” sulla fibra ottica.
"Partendo dal fatto che sarebbe irrealistico, oltre che
antieconomico, che ogni operatore sviluppi una propria rete in
fibra – ha aggiunto – credo che la soluzione giusta sia avviare un
percorso virtuoso che passi
attraverso l'investimento comune di tutti per sviluppare
insieme la Ngn. La rete di Metroweb potrebbe rappresentare la
piattaforma giusta da cui partire".
Per quanto riguarda, invece, le tariffe di terminazione Bertoluzzo
sottolinea che il loro taglio “va in netta controtendenza con
ciò che serve allo sviluppo del Paese”. Ora – spiega – servono
investimenti privati in tecnologia e innovazione per spingere
l’occupazione e la crescita, invece in questo modo vengono fatte
mancare risorse importanti”. Bertoluzzo rimarca: “l’impatto
del taglio è significativo e rimette in discussione i piani
finanziari del settore”. Ma Vodafone proverà a mantenere i suoi
piani perché “riteniamo importante dare sostegno allo sviluppo
del Paese in una fase delicata come questa”.