Vodafone Italia chiude l’anno fiscale al 31 marzo 2021 con ricavi da servizi pari a 4.458 milioni di euro, in calo del 7,5% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda è in calo del 12,7% rispetto all’anno precedente a 1.597 milioni di euro. È la stessa azienda a comunicarlo con una nota.
I risultati nell’anno dell’emergenza pandemica
“La performance dell’anno”, nota Vodafone, “risulta influenzata in particolare dalla perdurante intensità competitiva nel segmento mobile e dalla riduzione del traffico roaming causata dall’impatto della pandemia sui flussi di visitatori stranieri in Italia”. I ricavi da servizi di rete fissa crescono però dell’1,4%, pari a 1.214 milioni di euro. I clienti in banda larga sono circa 3 milioni, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente (+ 90 mila).
I servizi in fibra di Vodafone raggiungono 25 milioni di famiglie e imprese, di cui 8,4 milioni di unità immobiliari attraverso la propria rete ultra broadband e la partnership con Open Fiber. Ho. Mobile, il brand low cost Vodafone, ha raggiunto i 2,5 milioni di clienti.
Vodafone Italia fa il punto anche sulle iniziative avviate e i riconoscimenti ottenuti nel corso dell’anno, durante il quale in sostegno agli studenti “ha offerto la possibilità di accedere alle principali piattaforme di didattica a distanza senza consumare i Giga della propria offerta e ha aderito al programma di digitalizzazione del Paese lanciato dal Governo”. Dal punto di vista dell’infrastruttura ha completato la dismissione della rete su tecnologia 3G; ha coperto con la tecnologia 5G 25 città; con la copertura Fwa (Fixed Wireless Access) ha raggiunto oltre 5 mila comuni. Sul fronte sostenibilità a novembre ha anticipato al 2025 – unica tra le telco italiane – l’obiettivo di zero emissioni proprie di gas a effetto serra ed è stata inoltre riconosciuta prima nella categoria telecomunicazioni secondo la classifica “Green Star – le aziende più sostenibili 2021 – stilata dall’Istituto tedesco Itqf. È stato inoltre siglato con le organizzazioni sindacali un accordo sullo smart working che traguarda la fine dell’emergenza Covid-19 e prevede l’adozione del lavoro agile nella misura dell’80% dell’orario di lavoro mensile per i dipendenti impegnati nelle aree di assistenza al cliente e del 60% per i dipendenti delle restanti aree aziendali.
La situazione del gruppo a livello internazionale
A livello internazionale, il gruppo chiude l’esercizio 2020-21 con ricavi da servizi stabili (-0,1%) a 37,14 miliardi di euro. Una performance, nell’anno del Covid, che la società definisce “resiliente“. I ricavi sono diminuiti del 2,6% a 43,8 miliardi, l’Ebitda rettificato è diminuito dell’1,2% a 14,4 miliardi. Ma nel secondo semestre, sottolinea l’azienda, i ricavi da servizi sono tornati a crescere. Il totale dei dividendi distribuiti durante l’esercizio è stato di 9 centesimi di euro.
“Sono lieto che abbiamo raggiunto risultati per l’intero anno in linea con la nostra guidance”, commenta il Ceo Nick Read, “e siamo usciti dall’anno in accelerazione, con una performance particolarmente buona nel nostro mercato più grande, la Germania. Il mondo è cambiato. La pandemia ha mostrato quanto siano cruciali per la società la connettività ei servizi digitali. Vodafone è ben posizionata e, grazie a maggiori investimenti, stiamo agendo ora per assicurarci di svolgere un ruolo di leadership e cogliere le opportunità che questi cambiamenti creano. La crescente domanda per i nostri servizi sostiene la nostra ambizione di aumentare i ricavi e il flusso di cassa nel medio termine. Rimaniamo completamente concentrati sul deleverage, a migliorare il nostro ritorno sul capitale e un fermo impegno per il nostro dividendo”.
Secondo Read Vodafone dovrà concentrarsi sull’incremento dei rendimenti per gli azionisti attraverso la riduzione della leva finanziaria, il miglioramento del ritorno sul capitale e l’impegno per il suo dividendo. La società ha dichiarato di aspettarsi che l’Ebitda per l’anno in corso salirà a 15 – 15,4 miliardi di euro, con un free cash flow di almeno 5,2 miliardi di euro.