LA SEMESTRALE

Vodafone, in Italia trend in miglioramento: +8% per connettività e servizi business

I ricavi da servizi si attestano a 2 miliardi, in calo dell’1,3% a causa della continua pressione sui prezzi del segmento value, ma la telco registra un forte aumento della domanda di banda ultralarga fissa. Soffre il mobile, a -5,1%. L’Ad Bisio: “Serve una in-country consolidation”. Interesse da parte di Fastweb per gli asset nazionali? L’Ad Renna: “Rumor ciclici, siamo focalizzati sul nostro business”

Pubblicato il 14 Nov 2023

Margherita Della Valle

Vodafone Italia chiude il primo semestre dell’anno con ricavi da servizi a 2,098 miliardi di euro, in calo dell’1,3% ma con un trend di miglioramento rispetto all’anno precedente.

Crescono connettività e business, in calo il mobile

I ricavi da rete fissa crescono dell’8%, trainati dalla crescita nella connettività fissa Business e dai servizi digitali per le imprese. In particolare, Vodafone Business registra una crescita dell’8,4%, mentre i ricavi da servizi sono diminuiti dell’1,3%. La società attribuisce la performance generale alla “continua pressione sui prezzi nel segmento value, in parte compensata dalla forte domanda di connettività di rete fissa e di servizi digitali”. Vodafone sottolinea poi che “il miglioramento  è stato sostenuto dall’aumento stagionale del roaming mobile e dei ricavi da visitatori”. Questo a fronte di una contrazione dei ricavi dei servizi mobili, che sono diminuiti del 5,1%.

L’adjusted EbitdaaL segna un -15% a 645 milioni di euro a causa soprattutto del maggiore prezzo dell’energia (+10,1%). Il dato si attesterebbe infatti al -4,9% al netto dell’aumento dei costi energetici. I servizi a banda larga sono ora disponibili per 23,6 milioni di famiglie. A ciò si aggiungono i servizi che ora coprono 3,9 milioni di famiglie e imprese tramite Fwa 5G e ulteriori 1,5 milioni tramite Fwa 4G. Il second brand Ho Mobile raggiunge quota 3,1 milioni di clienti.

I risultati della corporation

A livello di gruppo, Vodafone ha chiuso il primo semestre con ricavi in calo del 4,3% a 21,9 miliardi di euro a causa delle variazioni sfavorevoli dei tassi di cambio e della cessione di Vantage Towers, Vodafone Ungheria e Vodafone Ghana nell’anno finanziario precedente. L’utile operativo è quindi in flessione del 44,2% a 1,7 miliardi. Crescono i ricavi dei servizi, in aumento del 4,2% a livello di gruppo su base annua. Buona la performance in Germania, con il secondo trimestre in crescita dell’1,1%, mentre continua l’accelerazione di Vodafone Business (+4,4% nel primo semestre). Confermata la guidance per l’anno fiscale 2024 con un EbitdaaL rettificato “sostanzialmente piatto” a circa 13,3 miliardi di euro e un free cash flow di circa 3,3 miliardi di euro.

“Durante la prima metà dell’anno”, ha sottolineato l’Ad Margherita Della Valle, “abbiamo garantito una migliore crescita dei ricavi in quasi tutti i nostri mercati e siamo tornati a crescere in Germania nel secondo trimestre. La trasformazione di Vodafone sta procedendo. Il nostro focus su clienti e semplificazione del business comincia a dare i suoi frutti, anche se c’è ancora molto da fare. Abbiamo anche annunciato operazioni per rafforzare la nostra posizione nel Regno Unito e uscire dal complesso mercato spagnolo per dimensionare adeguatamente il nostro portafoglio per la crescita”.

Bisio: “In Europa consolidamento necessario”

“Il miglioramento dell’indice Desi in Europa porterebbe a un incremento del Pil enorme e a milioni di nuovi posti di lavoro, quindi ci sarebbe un grande sviluppo da parte dell’economia europea. E la digitalizzazione è un grosso booster. C’è però un investment gap, nessuno è più pronto a investire nelle telecomunicazioni in Europa. Lo scorso anno il settore ha bruciato più di 24 miliardi di equity. Non ci sono più capitali per le tlc in Europa, a meno di potere vedere ritorni adeguati sugli investimenti”. Lo ha evidenziato Aldo Bisio, Ad di Vodafone Italia, in occasione del Forum Asstel. “Noi vediamo tre ambiti di intervento. Il digital single market: la grande frammentazione dei mercati europei costruisce complessità e inefficienze. Ci vuole poi una in-country consolidation, vanno cioè consolidati un po’ tutti i mercati. Ci sono 97 operatori, 587 operatori virtuali in Europa, una frammentazione che genera e programma il fallimento del settore”.

Fastweb interessata agli asset di Vodafone? Rumor ciclici

Nel frattempo viene smentita con decisione l’ipotesi che la rete italiana del gruppo possa essere ceduta a Fastweb. “Sono rumor che vanno avanti da anni, sono ciclici. Noi siamo concentrati sul nostro business”, ha detto il ceo Walter Renna, rispondendo a chiarimenti sulle indiscrezioni relative a un eventuale interesse dell’azienda per gli asset italiani di Vodafone. “Abbiamo chiuso un bellissimo terzo trimestre, vogliamo chiudere bene l’anno e partire forte il prossimo”, ha aggiunto, sottolineando che “i progetti strategici sono tanti, tra cui l’intelligenza artificiale. Stiamo lavorando anche per trovare le policy di sistema che permettono al settore delle Tlc di ripartire”. Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Swisscom, il ceo ha spiegato che Fastweb “è una azienda strategica per il gruppo. Swisscom è assolutamente ‘committata’ sull’Italia. Non vediamo nessun problema, ci sono sempre più sinergie tra di noi e lavoriamo bene insieme”.

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