Ricavi da servizi in calo per Vodafone Italia, ma il business tiene
nonostante la crisi grazie alla banda larga mobile e ai servizi
multimediali. Anche a livello di gruppo il colosso britannico deve
fare i conti con le difficoltà economiche di molti Paesi europei,
che frenano la crescita dei servizi, ma i risultati complessivi
brillano grazie all'espansione sui mercati emergenti e alle
nuove tariffe dati.
Vodafone Italia ha chiuso il semestre al 30 settembre 2011 con
ricavi da servizi pari a 4,1 miliardi di euro, una contrazione del
2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. "Nel
primo semestre dell’anno la dinamica dei ricavi da servizi è
stata influenzata dalla fragilità del contesto macroeconomico,
dall’intensificarsi della concorrenza e dall’impatto degli
interventi regolatori per la forte riduzione delle tariffe di
terminazione mobile", spiega la società in una nota.
Aumentano invece del 18,8% raggiungendo i 524 milioni di euro i
ricavi da banda larga mobile e servizi multimediali, grazie alla
crescente diffusione degli smartphone su rete Vodafone, che hanno
raggiunto i 6 milioni, e ai costanti investimenti sulla copertura e
sulla qualità della rete. Crescono anche i clienti abbonati
privati e aziende (+10,7%), i volumi totali di traffico voce
(+4,8%) e i ricavi dati e messaggistica (+9%). Le sim mobili sono
oltre 30 milioni.
I ricavi da rete fissa sono in aumento del 12,2% a quota 468
milioni di euro, sostenuti dalla crescita dei ricavi Adsl (+23,7%
rispetto a settembre 2010). Il numero totale dei clienti di rete
fissa ha raggiunto quota 2,8 milioni, di cui 1,7 milioni clienti
Adsl, con un incremento del 19,4% rispetto a settembre 2010.
L’Ebitda si attesta a 2 miliardi di euro, in contrazione del 3,7%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Continua nel semestre la nostra strategia di investimenti – ha
dichiarato Paolo Bertoluzzo, Amministratore Delegato di Vodafone
Italia – anche in un contesto macroeconomico critico e in un
clima di forte competizione, con prezzi in continuo calo e ricavi
complessivamente in contrazione. Sul fronte della banda larga
mobile abbiamo recentemente investito ulteriori 1,2 miliardi di
euro per acquisire le frequenze per le reti mobili di quarta
generazione e molto di più investiremo per la loro realizzazione a
partire dal 2012. Confidiamo che le decisioni in tema di tariffe di
terminazione mobile, che l’Agcom è in procinto di definire,
saranno caratterizzate da equilibrio e gradualità per mantenere i
benefici che i consumatori traggono dalle attuali dinamiche
competitive”, ha concluso Bertoluzzo.
A livello di gruppo, la semestrale Vodafone non conosce quasi
ombre: il più grande operatore mondiale di telefonia mobile ha
alzato il suo forecast per l’anno intero dopo aver messo a segno
nel semestre al 30 settembre utili superiori alle attese degli
analisti: l'Ebitda è salito del 2,3% a 7,53 miliardi di
sterline (12,1 miliardi di dollari), battendo le attese di 7,42
miliardi di sterline. Ora il gruppo britannico prevede utile
operativo adjusted per l’anno intero compreso fra 11,4 e 11,8
miliardi di sterline (circa 18,5 miliardi di dollari): si tratta
della parte più alta della forchetta indicata a maggio.
Dietro il brillante risultato ci sono l’aumento delle vendite sui
mercati emergenti, ma anche i nuovi piani tariffari differenziati
in base all’utilizzo di Internet, fa notare oggi l’agenzia
Bloomberg. Vodafone ha infatti cercato di stimolare il traffico
dati sugli smartphone, a partire dai popolarissimi Android e Apple
iPhone, per contrastare il declino delle entrate dai servizi in
Europa. Il Chief executive officer Vittorio Colao quest’anno ha
puntato sempre più su tariffe dati differenziate in base al
consumo.
“Stiamo acquistando share sulla maggiore dei mercati in cui siamo
presenti”, ha dichiarato Colao. “Continuiamo a crescere nelle
aree chiave dei dati, dei mercati emergenti e dei clienti
aziendali”.
Dal 2008, quando Colao ha assunto la guida del gruppo Vodafone, le
vendite annuali dai dati mobili sono salite a oltre 5 miliardi di
sterline. Le revenues dati del primo semestre sono cresciute a 3,1
miliardi di sterline.
Nel primo semestre 2011 le vendite di Vodafone hanno registrato un
incremento del 4,1% a 23,5 miliardi di sterline (gli analisti
avevano previsto 23,4 miliardi). La crescita delle entrate dai
servizi ha rallentato nel secondo trimestre all’1,3% contro
l’1,5% del trimestre precedente, a causa della debolezza dei
mercati dell’Europa meridionale (Italia, Spagna, anche Francia)
dove la crisi economica porta le famiglie a ridurre la spesa.
Tuttavia anche in questo caso Vodafone ha battuto le stime degli
analisti (1,1%).
Crescono a ritmi sostenuti invece Turchia e India, dove le entrate
dai servizi sono salite del 28% e del 18% rispettivamente. In
Asia-Pacifico, Medio Oriente e Africa i servizi sono cresciuti
dell’8,5%. Resta la nota dolente del business greco di Vodafone,
che causa una perdita di 450 milioni di sterline.