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Vodafone Italia: per il B2B ricavi a +7,6%, ma il consumer paga lo scotto della guerra dei prezzi



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Conti in chiaroscuro per la telco che si prepara per la fusione con Fastweb. I servizi digitali e la connettività per le imprese registrano performance in forte rialzo ma non basta per chiudere in positivo

Pubblicato il 14 mag 2024



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Sono i servizi digitali per le imprese e la connettività aziendale a spingere i ricavi di Vodafone Italia anche se non riescono a compensare la sofferenza del segmento consumer a causa di una guerra dei prezzi che continua a farsi sempre più aspra. La società archivia l’anno fiscale 2024 con ricavi complessivi in calo dell’1,6% nonostante il balzo del 7,6% della divisione Business. Un trend che riguarda tutto il settore delle Tlc: anche i competitor stanno registrano forti aumenti sulla componente B2B a fronte di difficoltà nel consumer. E si preannuncia un’aspra battaglia anche sul fronte del 5G: ho-Mobile, la low cost che fa capo proprio a Vodafone, ha appena annunciato il lancio di un’offerta dedicata con tariffe supercompetitive. Un piano che secondo gli analisti di Intermonte rischia una catena di ribassi sulle offerte mettendo in sofferenza l’arpu da 5G.

Trasformazione radicale in nome della crescita

L’Italia intanto si prepara per un nuovo capitolo, quello della fusione con Fastweb, fra le principali operazioni di consolidamento del Gruppo – il completamento del deal è previsto per la prima metà del 2025. “Stiamo trasformando radicalmente Vodafone per la crescita”, sottolinea la ceo Margherita Della Valle. “Per l’anno prossimo c’è ancora molto da fare. Aumenteremo gli investimenti nella customer experience, miglioreremo la performance di fondo in Germania e accelereremo il nostro slancio in Business, continuando a semplificare le nostre operazioni in tutto il gruppo”.

Il piano di buyback da 4 miliardi

A seguito della cessione della filiale italiana e di quella spagnola il board ha optato per un nuovo dividendo ribassato dall’anno fiscale 2025 in poi. “Il consiglio punta a un dividendo di 4,5 centesimi per azione per l’anno fiscale 2025, con un’ambizione per farlo crescere nel tempo. Il nuovo dividendo – spiega l’azienda in una nota – è stato fissato a un livello sostenibile, che garantisce una copertura adeguata e sufficiente del flusso di cassa flessibilità per investire nel business per la crescita”. Approvato inoltre un piano di riacquisto di azioni proprie fino a 2 miliardi di euro di proventi derivanti dalla vendita di Vodafone Spagna. E il board “prevede l’opportunità di ulteriori riacquisti di azioni proprie fino a 2 miliardi a seguito del perfezionamento della cessione di Vodafone Italia, prevista nella prima metà del 2025”.

Vodafone Spagna al fondo Zegona

Il governo spagnolo ha autorizzato l’operazione di vendita di Vodafone Spagna, sinora filiale del gruppo britannico Vodafone, al fondo Zegona: lo ha reso noto il ministro per la Trasformazione Digitale, José Luis Escrivá. Il passaggio di proprietà di Vodafone Spagna dovrebbe avere un costo complessivo di circa 5 miliardi di euro, secondo i media iberici. L’operazione segue altri movimenti recenti nel settore delle telecomunicazioni in Spagna: da un lato, la fusione tra Orange e Más Móvil che ha dato vita al nuovo gruppo leader nel mercato iberico, MasOrange; dall’altra, l’entrata in Telefonica del gruppo saudita Stc prima e dello Stato spagnolo stesso poi.

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