L’interessamento di Vodafone per Kabel Deutschland non convince gli analisti. Moody’s sta valutando, per un possibile abbassamento, il rating A3 di Vodafone, mentre ha confermato la valutazione Prime-2 per il breve termine. La decisione, spiega un comunicato di Moody’s, fa seguito all’annuncio dato da Vodafone circa l’intenzione di acquisire Kabel (il cui rating Ba2 è sotto esame) con una transazione che valuta la società tedesca complessivamente 10,7 miliardi di euro.
“I potenziali benefici derivanti dall’acquisizione di Kabel potrebbero essere superati dal maggior rischio finanziario implicito nell’aumento del debito”, afferma Moody’s. Per Ivan Palacios, vice-presidente di Moody’s, Senior Credit Officer e analista principale per Vodafone, si tratta di “una grossa transazione” per il gruppo britannico delle telecomunicazioni, che “sarà finanziata principalmente dalle riserve cash a disposizione e da debito, il che risulterà in un peggioramento della metrica di credito”.
Storce il naso anche Fitch Ratings, che potrebbe far scendere di un gradino la valutazione di Vodafone, se acquisterà Kabel Deutschland senza prendere misure specifiche per la riduzione del debito. “Ci aspettiamo di mettere sotto esame il rating se Vodafone annuncia un’offerta formale di acquisto per Kabel o un operatore simile in Europa”, ha fatto sapere l’agenzia. Per Fitch, Vodafone potrebbe contrastare il deterioramento della posizione finanziaria e della metrica di credito, per esempio vendendo alcune, se non tutte, le quote che detiene in Verizon Wireless.
Secondo gli analisti, Vodafone deve anche decidere, sul piano strategico, se continuare ad essere focalizzata sul segmento mobile, dove può cercare di offrire il miglior servizio e valore aggiunto per la connettività mobile su banda larga, oppure potenziare il business fisso e rivaleggiare ad armi pari con altri competitor europei.
A questo proposito, il team di ricerca della banca d’affari internazionale Nomura nota che “l’interessamento di Vodafone per Kabel ha possibili vantaggi strategici, ma la somma che la telco britannica finirà col dover sborsare è davvero alta e rischia di attirare su Vodafone non poche critiche, anche perché il gruppo aveva già valutato la società tedesca prima dell’Ipo, nel 2008, quando le sue azioni valevano un terzo”. Per Nomura, Vodafone non è nuova (pur se durante precedenti gestioni manageriali) a operazioni di M&A “che distruggono anziché creare valore”, per cui una certa preoccupazione negli azionisti apparirebbe giustificata.