Il gruppo britannico delle telecomunicazioni Vodafone ha chiuso il primo semestre del suo esercizio 2024-2025 con un utile operativo di 2,4 miliardi di euro, in aumento del 28,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Nello stesso periodo, l’utile rettificato prima di interessi, tasse, svalutazioni, ammortamenti e spese di locazione (adjusted Ebitdaal) ammonta a 5,41 miliardi di euro, rispetto a 5,43 miliardi un anno fa. Il risultato è trainato dalla crescita dei ricavi da servizi e dall’abbassamento dei costi dell’energia in Europa, ha indicato il gruppo. I ricavi per il periodo sono aumentati dell’1,6% a 18,3 miliardi di euro contro 18 miliardi di euro un anno prima, mentre i ricavi da servizi sono aumentati dell’1,7% a 15,1 miliardi di euro (contro 14,9 miliardi nel primo semestre 2024). L’utile operativo reported è cresciuto del 28,3% a 2,4 miliardi di euro, grazie soprattutto all’ingresso di 0,7 miliardi di euro per la cessione della quota del 18% in Indus Towers. Il cda ha annunciato un acconto sul dividendo di 2,25 centesimi per azione.
“Continuiamo a procedere nella nostra strategia per cambiare Vodafone”, ha sottolineato la ceo Margherita Della Valle. “I processi di approvazione delle nostre transazioni in Uk e Italia si avvicinano alla conclusione. Questo completerà il nostro programma per dare una nuova direzione alla crescita del gruppo”.
Vodafone, semestrale in crescita grazie ai servizi
Della Valle ha ricordato che Vodafone sta anche investendo in Germania per rafforzare la posizione di mercato e sta muovendosi per espandere la sua offerta B2B.
“Mentre attraversiamo questo anno di transizione i nostri risultati dei primi sei mesi sono in linea con le nostre aspettative e ribadiamo la nostra guidance per l’anno intero”, ha proseguito Della Valle. “Abbiamo realizzato una crescita del 4,8% dei ricavi da servizi e abbiamo messo a segno una crescita dell’Ebitdaal del 3,8%. Abbiamo registrato buone prestazioni su tutti i nostri mercati, eccetto la Germania, dove abbiamo subito – come atteso – l’impatto del cambiamento della legge sulla tv. Ma ho fiducia nel fatto che la nostra strategia porterà alla crescita di Vodafone quest’anno e a un’ulteriore accelerazione nel FY26″.
L’azienda ha quasi completato la seconda tranche (pari a 500 milioni di euro) del suo programma di riacquisto di azioni proprie, per un totale di 1,2 miliardi di azioni riacquistate per un miliardo di euro all’11 novembre 2024.
Vodafone ha confermato la sue stime per il 2025, prevedendo un Ebitaal rettificato di circa 11,0 miliardi di euro e un flusso di cassa libero rettificato di almeno 2,4 miliardi di euro.
I dossier sulle transazioni in Uk e nel nostro Paese
Nei giorni scorsi in Gran Bretagna l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Competition and Markets Authority, Cma) ha pubblicato il “Remedies working paper“, un report che ha l’obiettivo di dirimere i punti più controversi del dossier relativo alla fusione Vodafone-Three.
In particolare, secondo la Cma, un impegno multimiliardario per potenziare la rete della nuova società in tutto il Regno Unito, compresa l’introduzione del 5G, combinato con protezioni a breve termine per i clienti, potrebbe risolvere i problemi di concorrenza individuati a settembre e consentire l’operazione. A inizio ottobre le due telco si sono già impegnate a limitare gli aumenti dei prezzi su alcune offerte, garantendo inoltre l’impegno sugli investimenti di rete.
Quanto al dossier italiano Vodafone-Fastweb, la Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Fastweb, ma manca il disco verde dell’Antitrust italiano, che ha avviato un’indagine sul merger da 8 miliardi. L’operazione presenta profili di criticità riguardo agli impatti nel mercato della rete fissa mentre non si rilevano questioni da sollevare sul fronte del mobile, è il parere dell’Autorità Antitrust, che a settembre ha pubblicato un provvedimento che mette nero su bianco le questioni da prendere in esame a seguito delle segnalazioni pervenute da parte dei competitor e che hanno dato il via all’indagine sul progetto di fusione. Secondo l’Antitrust “l’operazione appare suscettibile di ostacolare, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge n. 287/1990, in modo significativo la concorrenza effettiva, in particolare a causa della costituzione o del rafforzamento di una posizione dominante, nei mercati dei servizi di accesso all’ingrosso di rete fissa, dei servizi al dettaglio di rete fissa per la clientela residenziale, dei servizi al dettaglio di rete fissa per la clientela aziendale e dei servizi al dettaglio di rete fissa per la pubblica amministrazione”.
In Italia guida ad interim a Sabrina Casalta
Intanto, dal 15 novembre, Sabrina Casalta diventa ceo ad interim di Vodafone Italia dopo che il ceo Aldo Bisio ha annunciato, a luglio, l’uscita dall’azienda.
Sabrina Casalta, Cfo di Vodafone Italia, sarà amministratore delegato temporaneo di Vodafone Italia fino al completamento della transazione con Swisscom. Casalta è Cfo e membro del Comitato esecutivo di Vodafone Italia da febbraio 2022. Entrata in Vodafone nel 2012 dopo precedenti esperienze in consulenza, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in strategy, nelle direzioni commerciali e in customer operations.
Aldo Bisio, Ad dal 2014 e Group Chief Commercial Officer dal 2023, lascia il gruppo per assumere un nuovo incarico professionale. Rimarrà membro non esecutivo del Consiglio di amministrazione fino al completamento dell’operazione con Swisscom, per assicurare la supervisione del processo di approvazione.