Mobile advertising, couponing, mobile payment. Accordi con i
maggiori gruppi editoriali di casa nostra – fra cui Espresso,
Mondadori, Rcs – con il lancio dell’edicola digitale destinata
a smartphone e iPad, allo scopo di intercettare un mercato, quello
dei servizi e contenuti digitali, che in Italia esiste già e vale
600 milioni di euro. Parte attiva nel recente lancio della
piattaforma comune degli operatori destinata all’m-payment con
pagamento tramite credito telefonico, insieme con Tim, Wind, 3
Italia, PosteMobile e Fastweb. Un occhio di riguardo alle
potenzialità dell’Nfc (Nearfieldcommunication), la tecnologia di
trasmissione contactless, da destinare – in attesa della nascita di
un ecosistema reale per l’m-payment – a soluzioni di ticketing,
loyalty, couponing e advertising in mobilità. Queste le linee
guida di Vodafone nel mercato dell’m-payment, un segmento di
business su cui il gestore spinge molto.
“Dall’anno scorso abbiamo iniziato ad intercettare un bisogno
che si manifestava in maniera forte nel mondo dei publisher,delle
media company e delle società che offrono beni e servizi su
Internet – racconta Massimiliano De Carolis, responsabile
Business Development and Mobile Adv di Vodafone Italia – che è
la capacità di far evolvere il loro business model basato
puramente sull’adv ad un modello basato sul pay e sul fee".
In altre parole, la richiesta montante nel settore editoriale,
media e delle web company era quella di creare valore nel loro
mondo di contenuti e servizi.
“Per fare ciò mancava, soprattutto in Italia, uno strumento di
pagamento diffuso, in grado di trasformare l’interesse per un
contenuto in acquisto – continua De Carolis – per questo
Vodafone ha messo a disposizione dei clienti una piattaforma di
pagamento semplice, che funziona inserendo il proprio numero di
telefono e di un Pin, che si riceve via sms, per la validazione sul
sito web. Il processo di acquisto in questo modo è il più snello
possibile, e consente di usare questa stessa procedura in maniera
‘cross platform’, da pc, smartphone e tablet la modalità è
sempre la stessa”.
Un sistema di pagamento unico, quello di Vodafone,
indipendentemente dal device utilizzato, che semplifica gli
acquisti rispetto agli altri sistemi sul mercato: “Gli altri
sistemi funzionano con carta di credito o PayPal sul pc, pagamento
tramite credito telefonico sul mobile e sistemi chiusi ad esempio
per quanto riguarda la galassia Apple”, precisa De Carolis,
aggiungendo che l’obiettivo è allargare il mercato dei merchant,
che oggi sono circa una ventina, costituiti in prevalenza da
content provider.
Per ampliare la massa critica, e consentire ai merchant di
raggiungere tutti gli utenti dei diversi operatori, è arrivata
poi, lo scorso maggio, la piattaforma unica di pagamento condivisa
da tutti gli operatori. I primi servizi, frutto dell’accordo,
dovrebbero andare “live” entro una decina di giorni. Tra i
primi interessati ad utilizzare questa soluzione ci sono Gruppo
Caltagirone Editore, Class Editori, Guida Monaci, Espresso, Il Sole
24 Ore, La Stampa, Microsoft Italia, Mondadori, Monrif/Poligrafici
Editoriale, Paperlit, Rcs, Shenker, L’Unione Sarda.
Oltre a gruppi editoriali e media company, Vodafone sta lavorando
per espandere il target di clienti potenzialmente interessati
all’m-payment: “Un primo settore di interesse su cui ci stiamo
muovendo è quello del ticketing per il trasporto urbano, dove
c’è apertura da parte dei regolatori – precisa De Carolis –
stiamo lavorando con le municipalizzate per poterlo offrire, tanto
più che in altri paesi, ad esempio in Svezia, il 40% dei biglietti
del servizio di trasporto di Stoccolma è venduto tramite
cellulare”. Inoltre, il gestore si sta muovendo anche nel settore
education.
Ad oggi, sono 5 milioni gli italiani che utilizzano la carta di
credito per effettuare pagamenti online, ma per i micro pagamenti
di beni e servizi digitali la carta di credito non viene utilizzata
per nulla. “Micro pagamenti per i quali, invece, la piattaforma
di pagamenti in mobilità funziona – aggiunge il manager di
Vodafone – rispondendo così alla domanda diffusa anche fra i
consumatori, desiderosi di avere a disposizione uno strumento di
pagamento semplice per concludere micro pagamenti per servizi
digitali a valore aggiunto in maniera sicura”. Di qui i servizi
per Repubblica, Rcs e a seguire Mondadori per portare i contenuti
ai clienti, anche grazie incentivi per spingere la clientela a
provare il servizio per la fruizione digitale di quotidiani e
riviste.
“Abbiamo verificato che i clienti, quando sono messi in
condizione di scegliere, preferiscono il credito mobile come
modalità di pagamento – precisa De Carolis – il mobile è ad
oggi la prima modalità di pagamento quando i clienti comprano beni
e servizi digitali”.Sul fronte dell’Nfc, Vodafone punta molto
sullo sviluppo del mobile advertising, in particolare il couponing
e il loyalty. “L’Nfc è molto più della semplice evoluzione di
un sistema di pagamento – dice De Carolis – perché permette il
delivery di mobile advertising personalizzato o l’interattività
di oggetti diversi, che apre le porte all’outdoor advertising.
C’è poi tutto il mondo del couponing, che conesnte di fare
promozioni localizzate ad esempio all’interno di supermercato
della Gdo. Il pagamento è poi un’altra fase, cui si aggiunge il
post sale e tutto il mondo della garanzia e dello scontrino del
bene acquistato, immagazzinato e integrato nel secure element del
telefonino dell’acquirente. Ad esempio, la garanzia e lo
scontrino di uno stereo acquistato finiscono nel secure element del
telefonino. C’è poi tutta la parte di loyalty, i punti fedeltà
e raccolta punti sono digitalizzati e trasferiti in cloud,
piuttosto che nella carta di plastica che finisce nel
portafoglio”.